Maggioranza controversa

Caserta – Gli spunti tecnici per dibattere in modo acceso non mancano affatto. L’ultimo Consiglio comunale di Caserta si è infatti trasformato in una vera arena nella quale si sono prima confrontate, poi scontrate, e poi allontanate reciprocamente alcune leve della stessa maggioranza. Occhi puntati, in quest’ennesima puntata dedicata alla lotteria delle liste per le prossime comunali, su uno dei sostenitori dell’attuale direttivo: Italia Viva. Protagonisti di un episodio che sta già facendo discutere molto sono i consiglieri Peluso e Iarrobino, la cui astensione dal voto e le successive dichiarazioni chiariscono in modo definitivo la loro dissociazione dall’attuale status quo. In ballo c’erano, comunque, due problematiche di non poco conto per l’attuale vivibilità del capoluogo campano: Siad e Puc. Per molti si tratterà di acronimi che lasciano il tempo che trovano, ma non si può dire lo stesso per la Caserta di oggi. La mozione sul piano di commercio, proposta dall’esponente Roberto Desiderio di Forza Italia in termini di sospensione, è un tema delicato al momento, visto che è sotto gli occhi di tutti una continua deroga allo stesso piano sotto forma di apertura incontrollata di diversi siti commerciali. Condizione altrettanto scottante e diametralmente opposta alla precedente è quella del piano urbanistico, sollevata da Francesco Apperti, esponente di Speranza per Caserta, che ne ha sollecitato una rapida approvazione proprio come paracadute all’apertura senza criterio di diverse strutture commerciali. Il Sindaco Marino si è opposto a qualsiasi proposta, confermando la sua volontà di apportare modifiche sostanziali ai piani per renderli maggiormente adatti all’attuale contesto casertano. Ma tutto ciò pare non bastare. Per Carlo Marino ed i suoi alleati, pur mettendo sulla bilancia nuova linfa derivante dall’apporto di provenienza vesuviana di Ciro Buonajuto, non sarà facile mettere insieme i pezzi di un puzzle che è rimasto fermo per troppo tempo.