CASERTA. «Il Partito democratico vive una crisi profonda e va rilanciato, dal basso. Molti si sono allontanati dal partito, ma io che sto girando la provincia riscontro voglia di esserci, di fare». Più che un messaggio elettorale, nella presentazione della sua candidatura alla regionali, nel pomeriggio del 7 settembre, a Caserta, Lucia Esposito, anima libera del Pd, ha voluto lanciare un messaggio politico, forte e chiaro. «Bisogna consentire alle persone – ha esordito – di partecipare, di decidere. I militanti non possono essere chiamati solo per il voto o per la tessera. Io mi candido perché ambisco al ruolo di consigliere regionale, com’è naturale che sia, ma la ragione profonda del mio impegno è politica: voglio continuare a contribuire alla ricostruzione di un PD che non sia prigioniero, ma aperto e largo, in cui sia possibile esprimersi senza etichettature, che sia attento agli ultimi. Mi sono stancata della superficialità e degli slogan facili, voglio messaggi di cui innamorarmi». Esposito ha riunito i giornalisti nel giardino della ristorante Tre Farine, in via Cesare Battisti: nonostante fosse una conferenza stampa, erano presenti consiglieri comunali, sindaci, consiglieri provinciali, segretari di circolo, tanti militanti e amici. Mancava Nicola Oddati, coordinatore nazionale dell’iniziativa politica del Partito Democratico, rimasto bloccato in autostrada, appena fuori Roma, da un guasto al motore. «Un’auto in panne non ci fermerà», ha scritto Oddati in un whtasapp inviato ad Esposito e letto durante la conferenza. «Dobbiamo – ha aggiunto la candidata – mettere la Regione nelle mani di persone che sappiano gestire le difficoltà del momento, come Vincenzo De Luca ha già dimostrato di saper fare. Ma è indubbio che serva più Caserta in Campania, più partiti politici che organizzazioni civiche. Ogni crisi, per quanto dolorosa, porta con sé delle opportunità da saper cogliere: quella che stiamo vivendo rappresenta l’occasione, forse irripetibile, per ripensare ai nostri territori, così diversi e così ricchi, rispetto a un orizzonte regionale e nazionale; per immaginare soluzioni che diano slancio al turismo, al commercio, all’agricoltura, all’enogastronomia, alla formazione, alla cultura, alla manifattura, ai cantieri pubblici, all’edilizia privata». A chi le ha chiesto quale dovrebbe essere il primo atto che De Luca dovrebbe assumere da governatore rieletto, Esposito non ha avuto dubbi: «Accelerare sul Policlinico. Lo aspettiamo da troppo tempo: è un’opera strategica per l’intero territorio, che avrà ricadute positive sull’indotto e contribuirà a potenziare la facoltà di Medicina dell’Università Luigi Vanvitelli. De Luca, finora, si è impegnato, provando a fare il possibile, ma il Policlinico ancora non c’è». E poi una veloce panoramica sugli argomenti che l’accompagnano da sempre, come il risanamento ambientale e la parità di genere. «Quello delle donne – ha fatto notare Esposito – è un argomento dimenticato in questa campagna elettorale. Forse, è percepito come un tema minore. Per me non lo è. Garantire alle ragazze e alle donne l’accesso all’istruzione, a un lavoro e a una paga dignitosi, alle cure mediche, così come la rappresentanza nei luoghi dove si decide, è una condizione necessaria per una società che ambisce alla prosperità economica e alla pace. La ripresa del Paese, in una fase così delicata, dipende anche da una corretta politica di genere, che ponga al centro la donne e la famiglia». Infine, Esposito si è rivolta direttamente ai militanti, al popolo dei circoli: «Resistete! Presto ripartiremo. Ce la possiamo fare! La buona politica siete voi!». In serata, Esposito è stata a San Nicola la Strada: «La bellissima giornata di ieri – ha scritto su Facebook la mattina dell’8 settembre – non poteva avere un finale migliore. Ho incontrato i candidati al Consiglio comunale delle liste del Partito Democratico e dei Democratici per San Nicola che sostengono la riconferma a sindaco di Vito Marotta. È solo l’inizio! Ho intenzione di parlare e di confrontarmi con tutti i 78 aspiranti consiglieri della coalizione; molti li conosco, sono un gruppo meraviglioso fatto di donne e uomini appassionati. In Vito, in tutti loro alberga il senso profondo dell’impegno politico, dell’amore verso la nostra città».
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