Caserta – Continua l’impegno indefesso della dirigente scolastica Antonella Serpico la quale ha organizzato congiuntamente alla docente Annamaria Alois, Cavaliere del Lavoro un interessante incontro sull’economia presso l’ITIS Giordani di Caserta, dove un’ Aurelio De Laurentiis si concede agli studenti dell’istituto,per discutere dei tanti i temi legati all’attuale momento economico, cinema, guerra, inflazione ed ovviamente anche un bel po’ di calcio, che non può mai mancare. De Laurentis come tutti sappiamo, è un imprenditore internazionale, la cui testa è aperta dalla struttura sovranazionale degli interessi e del business, provenienti da un brend familiare sano, positivo, intriso del buon odore del sacrificio di una dinastia di emigranti che arrivano in un grande Paese dove emerge chi è più bravo o più colto, o più preparato e non chi è più raccomandato.
Ad accoglierlo, nell’auditorium, tra gli applausi, una rappresentanza di studenti. «No, la Superlega non mi piace e ad Agnelli l’ho detto subito. Non esiste un calcio di privilegiati, va sempre premiato il merito conquistato sul campo. Ma anche la Uefa non sta andando nella direzione giusta anche perché i tornei nazionali non devono essere sviliti, perché qui ci sono le nostre origini, le nostre passioni. Sono un torneo europeo con due gironi da 30 squadre».
Ma il gentlemen’s agreement con i ragazzi funziona. «Parliamo poco di calcio», dice. E allora parla della guerra in Ucraina, dei timori per una stagflazione minacciosa, dà consigli sui film da vedere («Apocalypto di Mel Gibson l’ho visto 12 volte»), su come affrontare le proprie passioni. E il patron è travolto da domande e da entusiasmo. E non nasconde di aver visto Real Madrid-Manchester City e di esserne rimasto affascinato:
«Quanto è stata bella? C’era un pezzo di Napoli in campo, con Ancelotti. E il Real Madrid ha meritato, perché ci ha creduto fino alla fine e quando uno ci crede può riuscire in ogni cosa. E in questo Ancelotti ha dimostrato di essere uno vincente. Poi lui è abituato ad amministrare calciatori top top top»,. Racconta il suo modo di fare il presidente.
«Abbiamo inaugurato un’era diversa. Dal 2004 mai neppure sfiorato un fallimento o altro. Io sono tifoso e presidente e bisogna sapere sempre scindere le due anime. Quando perdi devi sbollentare la rabbia e ti devi ricordare quello che sei. Perché non è che si può ogni volta ricominciare dalla serie C. Così quest’anno possiamo celebrare il 13esimo anno in Europa ed è un record». L’ intento della visita di AdL è motivare i ragazzi, ad attivare pensieri determinati che possano renderli ambiziosi, sanamente ambiziosi, è questa la mission dell’ottima dirigente e del suo staff.
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