A Casapesenna i fatti di questi ultimi giorni mettono sotto scacco lo stato italiano e le istituzioni tutte.
Marcello De Rosa non sarà più il sindaco di Casapesenna. La decisione sarebbe maturata dopo un confronto anche in famiglia durante l’ultimo weekend. Il primo cittadino ha deciso di presentare le dimissioni due giorni dopo l’attentato subito dal fratello Luigi, aggredito in un’area periferica al confine con San Cipriano d’Aversa da tre persone che con armi in pugno gli avrebbero intimato: «Il sindaco si deve dimettere».
«Quando ti toccano la famiglia non c’è nulla da discutere», ha dichiarato De Rosa. Da imprenditore, De Rosa aveva denunciato e fatto arrestare degli uomini del clan dei Casalesi.
Sembra essere tornati anni addietro, quando la malavita organizzata manteneva in scacco un’intera regione.
Hanno fallito le istituzioni. Non riescono a contrastare un fenomeno che ormai perdura da anni e di cui poi, producono fiction e film . Attacchi al cuore dello stato, è un fatto di un’enorme gravità, che non può essere sottovalutato. Impone un ritmo diverso rispetto alle strategie finora messe in campo. Ad essere colpita non è una semplice cittadina, o il sindaco, ma è lo stato, poiché da sempre l’amministrazione, il SINDACO rappresentano lo stato nei territori a difesa dei cittadini. Essere colpiti con disinvoltura pone interrogativi su come difendersi da un cancro come la malavita. L’atto criminoso di questi giorni, mette la delinquenza al di sopra dello stesso stato.
Una città che ormai prende le stesse sembianze di quei luoghi a noi lontani, dove il terrorismo islamico detta legge, uccide, sgozza, nella maniera più semplice possibile. No, non è possibile tutto ciò in un paese come il nostre, dove regna la democrazia.
Qui stiamo perdendo tutti: istituzioni e cittadini messi insieme. Non si reagisce, e la malavita organizzata continua a minacciare o uccidere con svariati strumenti che seminano morte, come armi e droga.
Il contrasto messo in campo non ha sortito quel risultato utile a liberare il territorio da un cancro maledetto. Azioni del genere non è facile prevederle, ma arginare e isolare la malavita si può e si deve, altrimenti la Campania, ma in totale mezzogiorno, da questa spirale di morte non né usciamo mai.
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