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L’imputato e i suoi assessori amministrano con sfrontatezza il bene comune

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Caserta – La Regione Campania che ha finanziato, attraverso i Pics, questo importante ‘iniziale’ progetto di riqualificazione urbana e socialeVilletta Padre Pio, miseramente fallito, ne piange la disfatta  insieme ai pochi cittadini educati e perbene oggi 30 novembre 2023 si ritrovano una villetta che dispone di un ‘devastato’ parco giochi inclusivo in circa 1200 mq e una fontana a raso che zampilla a stento. L’area a verde è stata completamente riqualificata e dotata di un moderno impianto di irrigazione con recupero delle acque piovane, con l’inserimento di nuovi elementi di arredo urbano, tra i quali cestini per la raccolta differenziata e per le deiezioni canine, panchine con pannelli fotovoltaici e prese di ricarica usb, un bagno automatizzato autopulente, sono solo un lontano ricordo, giusto per le foto di autoriferenziazione. Doveva essere attivo anche un sistema di videosorveglianza con 13 telecamere, collegato alla sala operativa della Polizia Municipale….di questo resta un sogno, solo macerie e incuria.

“Un luogo di vita, doveva essere, ricordando le parole del nostro vescovo Lagnese, all’inaugurazione 28 marzo 2022, dove le nostre famiglie dovevono tornare a stare insieme, soprattutto dopo il COVID  aggiunse l’imputato sindaco Marino e che si sarebbe mantenuto nelle condizioni in cui la si apriva alla città. Come ho già detto nei giorni scorsi, le prime sentinelle i cittadini, minacciati da babygang che credono di essere i fruitori di questo spazio unico nel centro cittadino, noi i nostri bambini.

Fino a che punto vogliamo arrivare nella Villa di Padre Pio a Caserta? Questa è la domanda che si pongono e si porranno centinaia di genitori che portano i propri bambini in un luogo che dovrebbe essere incantato ma che, purtroppo, è tutt’altro che così.

Non bastano le giostre distrutte e talvolta riparate con nastri adesivi improbabili. E nemmeno quelle orrende scritte presenti praticamente nella maggior parte delle giostre rimaste.Pochi giorni or sono è accaduto un qualcosa che è di una gravità incredibile e ci è stato segnalato proprio da alcune delle mamme frequentatrici della Villetta.

E’ stato ritrovato su un castello un laccio emostatico, utilizzato da un tossicodipendente per iniettarsi la droga nel proprio corpo. Il laccio è stato spinto giù dalla giostra da una bambina che non voleva fare altro che divertirsi e invece si è ritrovato quell’oggetto che ha lasciato senza fiato proprio alcune delle mamme presenti.

Oggi abbiamo raccolto l’indignazione di un cittadino, che esordisce così: Visto gli accadimenti di inciviltà che si susseguono sempre più frequentemente depauperando la funzione sociale e contestualmente i soldi pubblici spesi ( finanziamento regionale,1 milione e 200 mila euro, da restituire ovvero un capitolo di spesa pluriennale gravante sul bilancio comunale) è utile ricordare la presenza di 12 Telecamere di Videosorveglianza ( spesa complessiva 35 mila euro)poiché grazie a tale sistema di videosorveglianza la Villetta Padre Pio e’ divenuta una Piazza ovvero una area aperta h24 per 365 giorni perdendo ogni tipo di antiestetica cancellata (definizione di un consigliere comunale). Un open place ovvero una realtà oggettiva che impedisce ogni tipo di patto di collaborazione con associazioni di cittadini ( tipo Villetta Giaquinto).12 telecamere che dal 28 Marzo 2022,giorno della inaugurazione,sono collegate con la sala operativa della Polizia Municipale.Con quali risultati? Zero. Dopo un anno è mezzo di zero risultati e tanti gesti di inciviltà l’ amministrazione comunale può ancora risultare immune da responsabilità? Che senso di bene collettivo è spendere per un solo gioco, il castello, 126 mila euro ( foto 3) e poi lasciarlo, con tutti gli altri,in balia della inciviltà esistente nella società contemporanea? Piccola nota a margine ma tale inciviltà,e menefreghismo civico,non era prevedibile? Dove vivono il primo cittadino e i suoi assessori per non aver previsto tutto ciò? Forse nei paesi dei balocchi? Dopo aver errato approvando un progetto utopistico vista l’ inciviltà sempre più profonda e radicata si può rimanere inermi ( come novelli Ponzio Pilato) davanti alla distruzione di un patrimonio collettivo? La funzione di essere amministratori è non fare nulla o è finita dopo le foto della inaugurazione? Se a Caserta ci fosse serietà amministrativa non si passerebbe il tempo a scrivere di ” notti insonni ” ma, per extrema ratio, si chiuderebbe la Villetta Padre Pio fino a non aver trovato una soluzione per una sua maggiore tutela. Ad esempio almeno chiudendo la zona dei giochi p.s. la foto 2 rappresenta le norme sulla sicurezza e manutenzione dei giochi ( modalità e tempistiche) ma sarebbe troppo irreale scrivere di ciò a Caserta.

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