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L’estetista vince l’appalto per il parcheggio con una società nata 9 mesi fa

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Nella giornata di ieri, lunedì, il dirigente del comune di Caserta Franco Biondi ha firmato il VERBALI-PROPOSTA-AGGIUDICAZIONE-POLLIO, inserita in un bando di gara relativo alla qualificazione e la gestione dell’area, alla società Sea Services, ovvero l’azienda che ha presentato il project financing dal valore di 7 milioni e 863 mila euro, finanziato dalla famiglia Dresia attraverso un investimento di circa seicentomila euro.

Il project, presentato attraverso la società Sea Services, l’ultima ditta che in questi anni si è occupata del parking in quello spazio, prevede la creazione di un’area per il parcheggio nell’ex caserma Pollio, alla quale andranno aggiunte diverse attività commerciali. Un ristorante con terrazza, dei punti ristoro self-service, una zona relax, un garden shop e una sala multifunzione espositiva, oltre che ad un info point dedicato alla vendita di souvenir relativi a Caserta alla Reggia.

Questo investimento di 600 mila euro dovrebbe portare la famiglia a gestire la caserma Pollio per i prossimi vent’anni, con il pagamento di un fitto al comune di 100 mila euro per il primo anno, 150 per il secondo e per le successivi 18 annualità, 200.000 euro.

Nel segnalare la proposta di aggiudicazione, però, il dirigente Biondi ha dimenticato(?) un punto che noi abbiamo trovato molto interessante.

Infatti, dall’aggiudicazione, verbalizzata dalla commissione presieduta da Antonio Valisena e composta anche dai due commissari Giuseppe Coppola e Pasquale Parolisi, emerge chiaramente come la società aggiudicataria e unica concorrente di questa procedura non sia la Sea Services, soggetto proponente del piano, bensì un’altra impresa. Si tratta della Adeka Parking srl, con sede in via Neroni a Caserta.

E come in altri casi che abbiamo segnalato per aggiudicazioni di commesse avvenute nel capoluogo (QUI L’ULTIMO CASO), anche questa impresa è praticamente neonata, ha presumibilmente compiuto una sola operazione, ovvero ha partecipato a questa gara.

Infatti, la Adeka Parking ha iniziato la sua attività il 10 febbraio 2022, a più di un anno dalla presentazione del Project financing al comune di Caserta, ovvero a 14 mesi di distanza dall’atto che dà il via a questa gara d’appalto.

Interessante anche vedere chi sia la titolare della Adeka Parking. Secondo quanto abbiamo trovato online e secondo lo stesso verbale di gara per la gestione della caserma Pollio, la legale rappresentante di questa impresa è Katia Cicatiello, una ragazza nata il 19 luglio del 2000 e che di lavoro fa l’estetista.

In molti si stanno chiedendo come è possibile che, con tutto il rispetto per il mondo delle operatrici del beauty, un’estetista di 22 anni abbia aperto un’impresa di parcheggi e abbia immediatamente vinto un appalto dal valore complessivo di quasi otto milioni di euro….uà nù mazz incredibile…i che ciort !!!

Invece no, bisogna andare a vedere il suo albero genealogico. E non si sfugge. Quando si tratta di parcheggi a Caserta, è Dresia o affini.

 Katia Cicatiello  non è altro che la figlia di Adelina Dresia, componente dell’omonima e storica famiglia, e moglie di Gaetano Scarpato, l’amministratore unico della Sea Services e titolare dell’Arke Lab 3.0, ovvero l’impresa che avrà in gestione anche il parcheggio di Piazza IV novembre, quello sottostante al Monumento ai Caduti.

Ai lettori sfugge che Scarpato nel 2016 fu candidato con una lista a supporto del sindaco Carlo Marino, ovvero l’uomo a capo dell’amministrazione che sta attribuendo questi affidamenti allo stesso Scarpato o a suoi congiunti.

Perché diventa interessante questo nuovo soggetto sociale che entra nella procedura per la gestione dell’ex caserma Pollio?

Il motivo è presto detto. La Sea Services, società presentatrice del project financing, deve al Comune 381mila euro di importi non corrisposti relativialla gestione della Pollio (LEGGI QUI I DATI).

Questa impresa, come si sa, per diversi anni si è occupata della gestione del parking. Ma la Sea Services andava a sostituire un’altra ditta in questo servizio, ovvero la cooperativa Caserta Nuova, sempre legata alla famiglia Dresia, che allo stesso modo era stata debitrice nei confronti del comune capoluogo e che mai ha pagato quanto dovuto, poiché messa in liquidazione e resa sostanzialmente un ferro vecchio.

Quindi, i Dresia nei primi anni del 2000 gestivano il parcheggio Pollio attraverso una società, la Coop Caserta Nuova. Questa impresa è piena di debiti e viene fatta fallire, praticamente. Poi sempre gli stessi imprenditori entrano con un’altra società, la Sea Services, messa nelle mani di Gaetano Scarpato. Questa impresa finisce il suo lavoro al parcheggio Pollio ed è anche lei debitrice di somme importanti nei confronti del comune di Caserta.

Ora, viene creata una terza società nel giro di un paio di decenni, ovvero la Adeka Parking, che va a prendersi l’appalto ventennale della Pollio. E il rischio che anche questa somma, circa 380 mila euro che i Dresia-Sea Services devono al comune di Caserta, non verrà mai pagata è alto.

È già successo una volta. E il ricordo di questa specie di procedura di successione Caserta Nuova-Sea non può non far rizzare le antenne vedendo la nascita dell’Adeka Parking.

E se i Dresia non hanno mai pagato questi 380 mila euro, in pratica vuol dire che più della metà dell’investimento di questa famiglia nella creazione della nuova area del parcheggio Pollio sarà pagato con i soldi pubblici, ovvero con quei soldi che la Sea Services non ha liquidato al comune.

Venendo alle altre imprese presenti nella procedura, rintracciamo anche il nome della Sea Services, partecipante quasi obbligatoria, essendo pure la società proponente del progetto.

Infatti, la Adeka Parking fa parte di un raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla Sea Services e le due imprese made in Dresia sono mandatarie del RTI in maniera orizzontale, ovvero le due società comandano il gruppo e hanno tutte le caratteristiche simili, svolgono attività omogenee tra loro. Attenzione, però, è Adeka che si è presentata come concorrente e non la Sea e sarà, quindi, Adeka ad essere l’operatore economico principale.

Altra ditta presente nel raggruppamento è la Co.Ge.Me., impresa edile. Necessaria poiché i Dresia nella caserma Pollio vogliono costruire e quindi hanno bisogno di un operatore economica che risponda a quei requisiti previsti dalla legge per le attività di costruzione.

A questo trio ai si aggiungono le società che si sono occupate della progettazione, ovvero la CSI, la Cavallaro e la società Troisi, mandataria, quindi, a capo, del raggruppamento relativo alla progettazione del nuovo parcheggio Pollio.

Nonostante l’arrivo di queste società di costruzioni e progettazione dietro alla Adeka parking e alla Sea Services, restano dei dubbi relativamente all’operazione project financing.

In un nostro articolo dell’aprile scorso (LEGGI QUI IL FOCUS) spiegavamo come la società dei Dresia doveva dimostrare di possedere i requisiti edili e di ingegneria prima dell’inizio della procedura di gara, al momento della presentazione del progetto e la Sea Services non li aveva.

Infatti, l’Anac, l’autorità Nazionale anticorruzione, in una delibera datata aprile 2021 chiariva un concetto molto importante:

In una procedura di Project financing, la verifica del possesso dei requisiti del proponente, anche i fini dell’attribuzione della qualifica di promotore, deve essere espletata prima dell’approvazione della proposta. La valutazione della sussistenza dei requisiti del promotore deve essere effettuata in concreto, Sulla scorta dell’oggetto del progetto proposto, delle sue specifiche tecniche, dell’annesso piano economico finanziario allegato alla proposta presentata“.

La Sea Services si è sempre occupata di parcheggi e al momento della presentazione del project financing, non dopo, perché dopo, per legge, non si può fare, non ci pare che la società avesse a disposizione uno staff tecnico di progettazione, oppure i requisiti previsti dall’oggetto sociale per la costruzione, riqualificazione o ristrutturazione di edifici.

Una condizione che, secondo chi vi scrive, avrebbe reso illegittima la procedura e quindi tutto ciò che ne è scaturito dopo la fino alla proposta di aggiudicazione di queste ore.

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