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LE “PERLE” BORBONICHE DI SAN LEUCIO ABBANDONATE DALLE ISTITUZIONI

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Caserta. Dobbiamo registrare, con profonda  amarezza, come l’attenzione delle Istituzioni verso quelle che sono state le  “perle” borboniche in territorio casertano, San Leucio e Vaccheria, col trascorrere dei mesi sia del tutto calata. Anzi, sia oggi oggettivamente assente. Al netto dei proclami amministrativi degli organi deputati alla salvaguardia dei due Siti, assistiamo all’aggravarsi della situazione riferita  alla cura dello stato delle due localita’. Sono passati gia quattro mesi dall’attacco vandalico posto in essere nei confronti di un’antica fontana sita nei pressi della Scuola Media “Collecini”, alla Via Giardini Reali del Quartiere San Ferdinando, in pieno centro storico del Borgo leuciano. Pur non essendo una struttura  di epoca borbonica, la fontana, sin dalla meta’ del secolo scorso, era parte integrante   dell’arredo urbano e luogo di ritrovo ed accoglienza per tante famiglie, soprattutto nelle stagioni calde dell’anno, che si abbeveravano e trovavano refrigerio con la gioia di genitori e di piccoli. Ebbene, menti malate  e vigliacche, sicure dell’impunita’, come si evince dalla foto, hanno ridotta la struttura ad un accumulo di macerie  che ben si sposano con lo stato di degrado delle mura d’epoca ad essa sovrastanti che, giornalmente, subiscono la scellerata sottrazione di blocchi di tufo che, “magicamente”, spariscono nel nulla. Identica incuria continua  a caratterizzare  la Strada Sannitica che collega il Borgo di Vaccheria con quello di San Leucio. Come gia’ volte documentato da questo giornale on line, al manto stadale degno della luna e dei suoi crateri, da qualche settimana si aggiunge la percorribilita’ a senso alternato  regolato da un semaforo abbandonato a se stesso, cosi’  come gli sfortunati automobilisti obbligati a percorrere l’arteria  o perche’ residenti o per motivi di lavoro.In verita’, a distanza di giorni,in assenza di informazioni fornite degli enti preposti, non si comprende ancora se la percorribilita’ parziale della strada sia determinata dal solo manto stradale che non e’ una forzatura  definire “d’epoca” oppure dal pericolo di crollo delle antiche mura borboniche  cha la costeggiano. Ed intanto,a  chi la percorre, in assenza di interventi appropriati,  resta solo sperare, confidando nell’ausilio del Sovrannaturale, che non accada l’irrirreparabile.

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