Vaticano, 21 aprile 2025 – “Dies magna et amara valde”
Una giornata memorabile e molto amara, come recita il “Libera me, Domine”, la preghiera recitata accanto alla bara di un defunto. In realtà, il 21 aprile in Vaticano è stato un giorno non tanto fantastico quanto assai fantasioso.
Alle 7:35 del mattino, Papa Francesco è deceduto nella sua residenza alla Domus Sanctae Marthae, come annunciato ufficialmente dal cardinale camerlengo Kevin Joseph Farrell alle 9:47 . Tuttavia, alcune discrepanze temporali e procedurali hanno sollevato interrogativi.
Secondo le norme canoniche, il camerlengo deve accertare ufficialmente la morte del Pontefice alla presenza di testimoni e sigillare gli ambienti papali . Nel caso di Papa Francesco, si è proceduto a sigillare l’appartamento del Palazzo Apostolico, nonostante egli avesse scelto di risiedere alla Domus Sanctae Marthae. Questo ha portato alcuni a chiedersi se si trattasse di un atto simbolico o di una procedura standardizzata non aggiornata alle scelte del Pontefice.
Inoltre, l’annuncio della morte è stato dato quasi due ore dopo il decesso, e la presenza di una macchia ipostatica sul lato destro del viso del Papa ha alimentato speculazioni sul momento esatto della sua morte. Tuttavia, non vi sono prove concrete che indichino discrepanze significative rispetto alla versione ufficiale.
La Chiesa ha seguito le procedure previste per la sede vacante, con la convocazione delle Congregazioni Generali da parte del cardinale decano Giovanni Battista Re e la preparazione del conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. La salma di Papa Francesco è stata esposta nella cappella della Domus Sanctae Marthae, come da suo desiderio, e i funerali si terranno sabato 26 aprile nell’atrio della Basilica di San Pietro
In un momento di lutto e riflessione, la comunità cattolica e il mondo intero rendono omaggio a un Papa che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa
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