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L’amore non si implora, l’amicizia non si pretende, l’affetto non si mendica

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Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’amore non si implora, l’amicizia non si pretende, l’affetto non si mendica, ma spesso non è così.
Ci sono cose che non hanno bisogno di troppi ragionamenti, di troppo tempo per essere capite e, di conseguenza, vissute con la naturalezza e l’immediatezza che meritano.

Come l’amore anche l’amicizia rientra tra queste. Ancor più che in un rapporto di coppia in un vero rapporto di amicizia non dovrebbe esistere il rincorrere, il farsi desiderare, il concedersi con il contagocce.
Quando, in un rapporto di amicizia, le attenzioni, la telefonata, l’invio di un messaggio sono sempre a carico di una delle due persone, significa che qualcosa si é inceppato.

Che qualcosa si é rotto, minato alla base.
L’affetto non deve mai essere elemosinato, la parola di conforto non deve essere negata e la presenza, soprattutto nei momenti critici, qualcosa che distingue un rapporto autentico da uno fondato solo all’interesse.

Uno studio ha evidenziato i punti salienti di un vero rapporto di amicizia. Il primo è definito come il bene irrazionale.
Un sentimento capace di resistere al tempo, alla lontananza, anche ai litigi e agli screzi tra due persone.

È presente, e non si riesce a spiegare con tanti ragionamenti. C’è, è così.
L’altro elemento cardine è la connessione. Una forma di empatia particolare che porta subito, con immediatezza , a capire lo stato d’animo altrui.

Sia nei momenti felici che in quelli tristi. Una capacità di condividere spontaneamente tutto.

La condivisione è il terzo elemento fondamentale. Sentire e capire le emozioni, stati d’animo è importante, saperli e volerli condividere è ciò che segna la differenza, che rende un rapporto veramente unico e indissolubile.

Se non vi è questo trasporto, questa gratuità di comportamento, è difficile inquadrare il rapporto come una vera amicizia.

Perché, come per tante situazioni che viviamo, c’è un giudice infallibile, rigoroso, ma giusto, e si chiama tempo.
È un giudice che non regala nulla, al contrario, ma é capace di misurare la vera intensità di un rapporto di amicizia.
È quello spazio che non concede finte, inganni. Che non permette che un sentimento così importante si supponga esista.

O é concreto, vissuto, oppure non é tale.

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