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La soprintendenza non concede il parere positivo e scatta il blitz dei tavolini

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CASERTA – Maxi sequestro dei Carabinieri e della Guardia di Finanzia questa mattina in pieno centro a Caserta, su segnalazione della Soprintendenza.

Nel mirino sono finite 17  attività, lungo corso Trieste, piazza Dante, via Mazzini, via Roma e piazza Vanvitelli.

Gazebo, sedie e tavoli  all’esterno di numerose attività commerciali sono state poste sotto sequestro.

Motivo? Non avrebbero ottenuto il parere della Soprintendenza ad occupare il suolo pubblico in un’area vincolata.

I carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale diretti dal capitano Giampaolo Brasili, che hanno proceduto su ordine della procura di Santa Maria Capua Vetere a «chiudere» le aree esterne dei locali, de hanno iniziato in mattinata a notificare il decreto di sequestro di tavolini, gazebo e ombrelloni a carico di decine di commercianti, gestori di bar e attività di ristoro, che però sostengono di avere regolarmente pagato i diritti al Comune e di avere in tal modo ottenuto l’autorizzazione dell’ufficio Attività produttive di Palazzo Castropignano.

Tanta indignazione e rabbia tra gli esercenti che hanno subito il sequestro nonostante il regolare versamento della Tosap. Abbiamo ascoltato qualcuno di loro e sembra che si stiano organizzando per tutelare i propri diritti. Si preannuncia una rivolta.

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