La Polizia di Stato ha rintracciato e arrestato nel Casertano Lucia Simeone, detta Luciana, collaboratrice del parlamentare europeo di Forza Italia, Fulvio Martusciello, colpita da un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità giudiziarie belghe. La 48enne, condotta al carcere napoletano di Secondigliano, risponde di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione.
Sembrerebbe che Simeone era in un B&b di Santa Maria Capua Vetere. È difesa dal penalista napoletano Antimo Giaccio, che punta ad approfondire le accuse in vista dell’interrogatorio.
Il caso Huawei
Secondo quanto si è appreso, l’inchiesta nell’ambito della quale è stata arrestata la donna riguarderebbe una vicenda per la quale il nome del capodelegazione di Forza Italia al Parlamento europeo Martusciello è rimbalzato negli ultimi giorni più volte sulla stampa.
Si tratta del cosiddetto caso Huawei, esploso giovedì scorso a Bruxelles. L’inchiesta guidata dalla giustizia belga finora ha portato all’arresto di quattro lobbisti legati al colosso cinese delle tlc, sospettati di aver corrotto una quindicina di ex ed attuali eurodeputati per favorire gli interessi cinesi in Europa.
L’episodio trattato riguarda un’indagine in corso su presunte irregolarità nell’ambito delle spese da parte di alcuni eurodeputati e loro assistenti, con particolare attenzione verso l’ex eurodeputato Giuseppe Ferrandino di Azione e l’eurodeputato Martusciello. Nonostante siano stati effettuati sequestri temporanei negli uffici di assistenti legati a Forza Italia, nessun eurodeputato o assistente risulta ancora tra gli indagati formali.
Le perquisizioni condotte presso l’Eurocamera hanno coinvolto alcuni uffici, con i sigilli rimossi recentemente, suggerendo che le indagini sono in corso, ma non ci sono ancora stati sviluppi significativi come l’emissione di mandati d’arresto. L’indagine si concentra su presunti abusi o irregolarità nelle note spese presentate dai politici coinvolti.
Fonti della Procura Europea (EPPO) hanno confermato che l’indagine su Martusciello è ancora attiva, ma al momento non sono stati presi provvedimenti drammatici come arresti, il che indica che le indagini sono in una fase iniziale o che gli sviluppi potrebbero richiedere ulteriore tempo.
Questa situazione ha attirato l’attenzione dei media belgi, facendo salire l’interesse su possibili pratiche illecite all’interno delle istituzioni europee, mettendo in luce il rischio di malversazione nei fondi pubblici.
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