Caserta – È una polemica continua, tra i residenti di Caserta che ancora non riescono a superare l’affronto di dover pagare un abbonamento annuale, mentre anni addietro per loro l’ingresso era gratis, e soprattutto l’aumento del costo dell’abbonamento, non più scindibile in accesso al Parco Reale e Appartamenti Reali, ha destato non pochi malcontenti. Sono per ricordare infatti quattro nuovi tipi di abbonamento:
–Venere, giovani di età compresa tra i 18 e 30 anni (valido fino all’anno di compimento del 30esimo anno di età incluso): 35,00 €
–Atlante, persone con età superiore ai 65 anni (valido dall’anno di compimento del 65esimo anno di età): 35,00 €
Sono tanti i vantaggi per i titolari di Reggia Card2022: ingresso senza prenotazione (salvo esigenze organizzative e di corretta gestione dei flussi); accesso ad Appartamenti Reali, Parco Reale e Giardino Inglese; iniziative esclusive e dedicate; accesso gratuito alle aperture serali; iscrizione alla newsletter della Reggia di Caserta.
Per la prima volta il titolo di accesso avrà il formato di una tessera.
Solo acquistando Reggia Card 2022 presso la biglietteria di piazza Carlo di Borbone si riceverà una card plastificata che potrà essere utilizzata direttamente per l’ingresso al Monumento. Sul retro, infatti, sarà stampato il codice a barre che consente il tracciamento ai cancelli.
E’ possibile comprare l’abbonamento anche online sulla piattaforma TicketOne. In tal caso, non si avrà diritto alla card plastificata ma si riceverà una mail di conferma dalla quale sarà possibile scaricare il codice a barre. Per accedere sarà necessario esibirlo (non è richiesta la stampa, è possibile mostrarlo anche da dispositivo mobile) insieme a un documento di identità.
Mentre ancora ci arrovelliamo le meningi sulle ragioni per le quali si adottano delle scelte anche commerciali , non ultima trovata quella che si metta a festeggiare apertamente San Valentino alla pari di un locale pubblico, che puntuale ci arriva l’ennesima segnalazione sulle condizioni del sito, che non dimentichiamolo MAI, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO e luogo della cultura MiBACT.
Cosa ci segnalano, lamentandosi facendoci ritornare i lumi i nostri lettori ?
Ci chiedono di far luce, su quanto accadde nel recente passato, ovvero nell’aprile 2020, dove furono rimossi per un restauro, dei lampioni murali, posti nel ‘cannocchiale’ e, come sia possibile che a tutt’oggi dopo 2 anni ,non sono ancora stati riposti nella loro sede originaria.
In attesa di un riscontro e una delucidazione da parte della direttrice Tiziana Maffei , vi mostriamo un video attuale dove si evince che quelli in essere non se la passano alquanto bene.
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