Mentre per fronteggiare l’emergenza coronavirus sono arrivati medici da varie parti del mondo , il Governo promette soldi a pioggia, soldi che non ci sono, dato che ha già sperperato in discutibili redditi di cittadinanza e stanzia fondi cospicui a parole, ma che si rivelano essere spot elettorali, a Caserta arriva un nuovo allarme.
La nostra redazione riceve whatsapp e messaggi con richieste di sostegno, la gente ci chiama per dire che ha bisogno da mangiare e non sa come fare la spesa”, spiega la coordinatrica Dott.ssa Daniela Petrache: “Poi c’è chi aggiunge che questa spesa non ha i soldi per pagarla. Il fatto è che anche in un territorio come il nostro è bastato meno di tre mesi: da quando hanno chiuso bar e locali pubblici sono passate 8 settimane, e già tante famiglie non hanno avuto più la liquidità necessaria per riuscire a riempire il frigorifero. Figurarsi pagare le bollette o le rate del mutuo”.
Una situazione che, è facile prevedere, interessa molte città italiane . E sempre più spesso saranno le famiglie in difficoltà. Soffocato da un’ottusa burocrazia, che non tiene conto che stiamo vivendo una situazione di guerra che come tale va affrontata, il nostro Paese riuscirà realmente a far arrivare soldi a pioggia agli italiani, a breve? In molti ne dubitano e c’è chi già fa sapere che certe promesse sono da marinaio. E’ stato impossibile, difatti, per milioni di lavoratori italiani ricevere, nei tempi annunciati dal Governo, gli importi maturati per cassa integrazione entro il 15 aprile, troppa burocrazia da rispettare. Conte promette ma come manterrà? Mentre da Grillo arriva l’ultima boutade: il reddito universale per tutti. Ma se nessuno lavora, chi è che lo paga? Una variante del peccato universale? Perché peccato è che i soldi non ci siano…
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