CASERTA – Una decisione sofferta, ma dovuta. Si può riassumere in queste parole la scelta della Paperdi Caserta di esonerare il coach Sergio Luise, protagonista di un brutto avvio nel campionato di Serie B Nazionale con un solo successo nelle prime cinque partite con il ko con Omegna salutato anche da qualche fischio. Senza nascondersi, il Presidente del sodalizio bianconero Francesco Farinaro ha rilasciato : “Una riflessione che andava avanti da qualche giornata, la squadra non sembrava avere il giusto livello di spirito e di coesione che non percepivo in maniera adeguata, io e la dirigenza abbiamo preso questa scelta durissima su cui ho avuto più di qualche remora. Sergio, oltre ad essere un allenatore è un amico, ma era il momento di prendere decisioni difficili per l’azienda, rispettando il progetto pluriennale che ci siamo dati, e mettere da parte il rapporto personale“.
Ad essere focale nella decisione della dirigenza è una necessaria svolta morale, con le riflessioni iniziate un paio di settimane fa: “Quando entrai negli spogliatoi durante il match con Cassino ho visto qualcosa che non mi piaceva. Abbiamo sempre avuto squadre che mostravano intensità e che anche quando si perdeva, lo si faceva a testa alta. Invece lì ho visto dei ragazzi spaventati, timorosi; c’è qualcosa che i ragazzi non sono ancora riusciti ad esprimere, bisogna restituirgli quell’equilibrio e voglia interiore fondamentale in questo campionato“. Non ci sono dunque, per il numero 1 bianconero, problemi di natura tecnica o di costruzione del roster: “C’era bisogno di scuotere l’ambiente, semplificare la vita ai ragazzi che scendono in campo dando loro una iniezione di fiducia che questo assetto non riusciva probabilmente a dare. Difenderò questi ragazzi fino alla morte, poi tutto è perfettibile“.
La scelta di Ciro Dell’Imperio come Head Coach e Nando Gentile ad affiancarlo potrebbe anche non essere solo temporanea, allontanando, almeno per il momento, le voci di un nuovo allenatore (nella giornata di ieri era assai caldo il nome di Maurizio Bartocci): “Al momento credo che la soluzione interna, di dare loro la gestione del gruppo, sia la scelta migliore. Bisogna prima capire le problematiche della squadra e credo che Ciro e Nando le abbiano già individuate, poi eventualmente sceglieremo chi ci potrà affiancare“. Si passa poi alla costruzione della squadra: “Nella logica della condivisione che è alla nostra base, è stata assemblata tutti insieme. Nessun giocatore è stato imposto, anzi abbiamo avuto anche degli screzi io e Nando per permettere al coach di essere nella condizione più comoda di gestire un suo gruppo. Sperduto? Gli ho probabilmente offerto il doppio rispetto a quanto prende ad Agrigento, ma ha preso la decisione condivisibile di cimentarsi in un campionato maggiore. Calbini e Perin (visti lo scorso anno a Teramo e ora a San Vendemiano, ndr.) non erano interessati, mentre Acunzo (protagonista di un ottimo avvio a Salerno, ndr.) è stata una scelta tecnica con l’allenatore che ha voluto un determinato assetto. Sullo straniero, vogliamo riservarcelo per il futuro“.
Arrivano anche le parole di Nando Gentile, intervenuto in diretta telefonica: “Credo che la squadra sia buona, come quella dello scorso anno, con la differenza della presenza di Sperduto lo scorso anno, ma penso che il livello si sia alzato parecchio. Questa stagione siamo più fisici, ma le prime partite ci hanno fatto capire che bisogna ancora mettere su una certa intesa. Penso all’ultimo match con Omegna, dove sono scese in campo due squadre diverse tra primo e secondo tempo“. Si torna poi sulla decisione dell’esonero di Sergio Luise: “Gli infortuni possono essere una giustificazione parziale per la squadra, ma ci sono modi e modi di perdere, e il match con Cassino non è accettabile. Quello che ci ha fatto più pensare è proprio quella sfida, con facce spente e senza energia, li ho visti così negli spogliatoi e ci ha fatto capire molte cose. Ma anche nella vittoria con Salerno abbiamo avuto un momento di buio dopo essere stati sul +15 finendo sotto anche di una lunghezza: è stata una decisione dolorosa, ma bisognava farlo per il bene della squadra“. Gentile ha già sostenuto il primo allenamento con la squadra ad Aversa, decidendo di spostarsi definitivamente al PalaJacazzi per prendere più confidenza con il campo: “Ho cercato in primis di tranquillizzare l’ambiente e dare fiducia, magari scherzando un po’ come mio modo, cercando di fargli capire che perdere fa parte del gioco. Ma già dal match con la Pielle Livorno avremo bisogno del sostegno di tutti, dai giocatori ai tifosi“.
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