Caserta (r.d.r.) – Apprendiamo dalla carta stampata dopo l’interlocuzione avvenuta con il giornalista (r.d.r) che il coordinatore di IofirmoperCaserta che la questione sugli Open bus a finale, è politico ed è tutto in capo all’amministrazione comunale, in particolare al sindaco Carlo Marino e dell’assessore Emiliano Casale.
Carlo Marino, ‘sindaco capace’ di Terra di Lavoro, ha dispensato gli assessorati più improbabili ma ha mantenuto deleghe delicate come quella al Turismo e all’Urbanistica.
Il Moriello, da imprenditore, lamenta esattamente questo: la mancanza del pubblico nell’organizzazione e nella programmazione.
L’imprenditore Giuseppe Toto aveva accusato l’amministrazione di aver sabotato una sua iniziativa: l’accordo con la Caserta Service e Consulting per l’attivazione di un open bus turistico da piazza Gramsci a San Leucio e Casertavecchia.
Nel gennaio 2018, questa la tesi dell’imprenditore casertano, sullo stallo dedicato al suo open bus si è ritrovato un mezzo Clp targato Caserta Welcome.
Enzo Moriello nega un qualsiasi coinvolgimento nella questione: “Noi di CasertaWelcome con quell’iniziativa non c’entriamo nulla e non era stata concordata con noi l’attivazione di un percorso Clp verso San Leucio e Casertavecchia – dichiara al giornale cartaceo Cronache di Caserta – e non dipende da noi certamente la gestione del servizio pubblico. Esiste una mail che io ho scritto a Carlo Marino e all’assessore Emiliano Casale dove chiedo spiegazioni per questa iniziativa di cui, noi di CasertaWelcome non sapevamo assolutamente nulla”.
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