Caserta – Omicidio colposo, lesioni gravissime, danneggiamento e disastro doloso. E, ancora, detenzione illegale di esplosivi. Sono le accuse che la Procura di Santa Maria Capua Vetere muove nei confronti di Luca di Giacomo, 28 anni, fratello maggiore di Domenico, 24 anni, aiutante barbiere rimasto ucciso la notte di Capodanno a seguito dell’esplosione di un ordigno rudimentale fatto brillare in un piazzale del Parco Primavera di Caserta. Il fratello di Domenico è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Caserta agli ordini del capitano Pietro Tribuzio a seguito di una complessa indagine partita la notte stessa della tragedia e passata attraverso l’omertà di un intero quartiere. Sin dalle prime battute, gli investigatori hanno indagato sui parenti della vittima presenti con lui nel piazzale al momento dell’esplosione. E sulle versioni discordanti dei fatti rese dai familiari prima in ospedale e poi ai carabinieri. Importante per la ricostruzione della vicenda è stato un video, sequestrato dai militari, in cui erano filmate le drammatiche sequenze dell’esplosione che accartocciò sei auto e danneggiò la facciata di un palazzo. Dopo 3 mesi, la svolta, con l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del 28enne su richiesta della Procura diretta da Maria Antonietta Troncone. Il materiale esplodente usato per fabbricare la bomba fu acquistato, secondo la ricostruzione dei militari, in un negozio della provincia di Napoli.
La bomba di Capodanno a Parco Primavera. Arrestato il fratello maggiore.
Redazione
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