Quorum, Csm e Italicum questi sconosciuti. Le parole di politica e giornali sono un mistero: l’esperimento in centro
Le parole usate nei titoli dei giornali e dalla politica sono davvero comprensibili da tutti? Non si direbbe, ascoltando le risposte dei cittadini in strada. L’Uomo da marciapiede ha effettuato un esperimento sociale nel centro di Caserta, con risultati non proprio incoraggianti.
Ben pochi tra gli intervistati mostrano di conoscere il significato di termini come quorum, brexit, spread, Italicum, troika, bolla cinese… Le vicende di cronaca e il dibattito politico riversano sui titoli di giornali e tg parole non sempre facili da decifrare per il grande pubblico. Basta un semplice test tra i cittadini per averne conferma. vi proponiamo di ripeterlo nella cerchia dei vostri conoscenti: diteci poi nei commenti.
Tra gli intervistati pochi conoscono il significato di vocaboli che spesso nelle redazioni dei giornali si danno per scontati come spread, daspo, bicameralismo, ballottaggio, voto di fiducia, consulta, lgbt.
Effetto dell’autoreferenzialità degli addetti ai lavori? In parte sì. Ma è pur vero che – secondo una pluralità di ricerche, come quelle dirette dal prof……………… – il livello medio di alfabetizzazione, istruzione primaria e cultura diffusa degli italiani è tra i più bassi d’Europa…
Incomprensibili ai più risultano parole che i titolisti danno per scontate come bicameralismo, premio di maggioranza, voto di fiducia, questione morale. Ancor più ostiche espressioni come stress test, Csm, lgtb, family day. Insomma, per molti comprendere in pieno il senso della cronaca politica ed economica è un’impresa ardua.
In attesa di elevare gli standard di istruzione primaria e cultura diffusa – assai vasto programma – forse protagonisti e mediatori del dibattito pubblico dovrebbero impegnarsi a usare un linguaggio più accessibile
Torneremo sul tema. Nell’attesa vi domandiamo: nell’elenco di parole che segue qual è secondo voi la più difficile da comprendere?
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