Il giovane R.G. di Villa Literno dinnanzi al Gup del Tribunale di Napoli Nord, ha raccontato che dopo aver investito ed ucciso il 22 enne straniero, non è scappato dal luogo dell’incidente perché aveva bucato una gomma della sua auto. E’ stata questa la versione che R.G. di Villa Literno ha raccontato al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Napoli Nord che ha disposto la scarcerazione per il giovane liternese, disponendo per lui gli arresti domiciliari.
L’incidente è accaduto lo scorso 25 settembre a Giugliano , quando il giovane è stato fermato con l’accusa di omicidio stradale del ragazzo albanese Bexhet Deda e accompagnato al carcere di Santa Maria Capua Vetere. All’udienza di convalida, tenutasi il 27 settembre, l’indagato ha raccontato l’accaduto in maniera chiara ed il Giudice “sorpreso positivamente”,oltre a non convalidare il fermo, ha rigettato anche la richiesta della custodia in carcere avanzata dalla Procura, applicando quella degli arresti domiciliari.
Durante l’interrogatorio il giovane indagato ha dichiarato di non essere scappato e di essersi fermato nella prima area disponibile. Versione confermato dall’autista del veicolo che lo precedeva, il quale, sentito, ha raccontato che l’autovettura sulla quale viaggiava si è fermata “dopo pochi metri e precisamente davanti al parco acquatico Free Time si è accostata”. Dopo aver fermato l’autovettura, l’indagato è rimasto alcuni minuti in auto, in lacrime e sotto shock per l’accaduto, il tutto riscontrato dalle telecamere del noto parco acquatico, che hanno ripreso il momento in cui l’indagato è sceso dall’auto e, a piedi, si è recato sul luogo dell’incidente. Arrivato sul posto e non trovando nessuna persona – Deda era stato soccorso dagli amici – ha fatto ritorno alla sua autovettura , e accorgendosi del pneumatico forato, ha provveduto alla sostituzione dello stesso.Sostituzione che è durata circa mezz’ora. Successivamente si è rimesso in marcia ed è tornato con la propria autovettura sul luogo del sinistro, proseguendo ad andatura lenta fino ad arrivare all’incrocio della strada “Santa Maria a Cubito”.
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