Caserta- Perquisita stamani l’abitazione di Mondragone del consigliere regionale Giovanni Zannini, uno dei punti di riferimento di Vincenzo de Luca in provincia di Caserta. L’operazione, eseguita dai carabinieri di Mondragone, è stata disposta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Pierpaolo Bruni. L’accusa è di corruzione e concussione.
Zannini è consigliere regionale della Campania della lista ‘De Luca Presidente’ e a capo della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania. Nell’indagine sono coinvolte anche altre sei persone, per lo più imprenditori, tra i quali Alfredo Campoli e i fratelli Luigi e Paolo Griffo.
Zannini avrebbe favorito in una pratica amministrativa due imprenditori del settore caseario di Castel Volturno per un impianto caseario da attivare a Cancello Arnone, da cui avrebbe ricevuto quale compenso, ipotizza la Procura, una mega gita su una barca di gran lusso. Avrebbe inoltre favorito l’imprenditore Campoli per un’altra vicenda amministrativa nel comune di Teano e in cambio avrebbe ricevuto in regalo due motorini per i figli. Inoltre è accusato di concussione, perché avrebbe costretto alle dimissione, circa un anno fa, Vincenzo Iodice direttore sanitario dell’asl.
Zannini si difende: “Confido – scrive in una nota – nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati”. Ma sembrerebbe che il consigliere regionale è stato ripreso negli uffici dell’Asl di Caserta mentre consegnava pizzini, che a parere degli inquirenti, contenevano le indicazioni su alcune nomine.
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