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Impotenti i familiari assistono alla morte di Antonio

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Ennesima vittima sul lavoro registrata in un paese, che si professa civile e che conta una media di morti bianche altissima, quasi 3 al giorno.

Questa mattina Antonio Golino di anni 22, con la mamma Angela Bellopede ed il fratello Benito si sono recati al lavoro, presso la M & C Affettati specializzata nel confezionamento di salumi e formaggi nell’area industriale Pascarola come facevano abitualmente.

Una giornata normale, la solita routine, nulla faceva presagire il dramma che si sarebbe consumato da lì a poco.

Dalle prime indiscrezioni, sembra che a travolgere e ad ammazzare il giovane Antonio sia stata una colonna di bancali (che contenevano prosciutti e salumi) che era posta in una delle celle frigorifero della azienda.

Le urla lancinanti sono state avvertite, dai colleghi di lavoro e quindi anche dalla madre e dal fratello che hanno portato i primi soccorsi ma nulla hanno potuto per rimuovere i bancali.

I soccorsi sono stati allertati subito, tra le grida e gli occhi pieni di lacrime, c’era ancora la speranza che Antonio potesse essere ancora vivo. E lo chiamavano ripetutamente, sperando potesse rispondere. Non c’è voluto molto a capire che per il ragazzo non c’era più nulla da fare.

Sul posto sono arrivati i carabinieri di Caivano ed è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco per rimuovere quella catasta di pianali in legno e plastica che avevano letteralmente martoriato il corpo del 22enne. Due ore di lavoro solo per spostare quella catasta.

La comunità marcianisana si stringe alla famiglia e per l’assurda morte del giovane Antonio che avrebbe compiuto 23 anni il prossimo 7 luglio.

Migliaia di messaggi di condoglianze e di vicinanza alla famiglia stanno giungendo attraverso i social alla quale anche noi della redazione di Caserta kest’è ci uniamo. Troppe a tutt’oggi le famiglie che piangono i loro cari che non fanno più ritorno a casa e tanti sono giovani che varcano l’uscio di casa  per andare lavorare disdegnando il RdC, (reddito di cittadinanza) per assicurarsi un presente e un futuro dignitoso per sè e la propria famiglia, tentando di contribuire  alla ripartenza del nostro paese che, nulla a tutt’oggi pone a tutela dei lavoratori.

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