CASERTA -Il caso del Policlinico di Caserta è davvero emblematico di quanto spesso le grandi opere pubbliche in Italia vengano intrappolate in una spirale di ritardi, finanziamenti mancanti e burocrazia. È quasi paradossale che, dopo anni di attesa e difficoltà, l’unico “trionfo” visibile sia proprio un parcheggio, che sembra essere il primo (e forse unico) risultato tangibile di un progetto che doveva essere già attivo da oltre un decennio.
Le luci accese nel parcheggio, che sembra quasi un aeroporto in piena attività, sembrano simboleggiare un’ironia amara: invece di essere una dimostrazione di un ospedale finalmente funzionante, sono il segno che almeno una parte dell’infrastruttura è pronta, ma con un impatto che fa riflettere. È come se, alla fine, l’unica cosa davvero “completa” fosse un’area di sosta, piuttosto che un ospedale che possa servire realmente la comunità.
È interessante che tu abbia sottolineato questa ironia: un parcheggio perfetto, ma senza un ospedale che ci va sopra. Forse è proprio il simbolo di come le priorità, in questi casi, si siano scompletate nel tempo.
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