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Il vaccino anti Covid non convince i genitori casertani: dosi solo a 1500 bambini

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CASERTA –  Secondo i dati trasmessi ci sarebbe un’impennata di contagi da Covid-19. Il report dell’Asl di Caserta attesta 578 positivi nel capoluogo (6146 in tutta la provincia) con un tasso di contagio molto alto a livello provinciale (23,02%), ma a destare allarme è il rapporto tra positivi e residenti.

Nell’ ultima settimana quella dal 20 al 26 Dicembre, il valore fornito dalla Piattaforma Regionale Sinfonia sulll’ incidenza dei nuovi positivi a 7 giorni per 100 mila residenti è di 401,44, rispetto ad una media in Regione Campania di 337,09.

 Nella settimana precedente, dal 13 al 19 dicembre, lo stesso valore a Caserta era di gran lunga più basso (170,31), a conferma che la curva dei contagi è schizzata nella settimana di Natale. Dalla riunione di ieri è inoltre emerso come secondo la tabella dell’ Heatmap, che evidenzia l’incidenza dei positivi divisa per fasce d’età per 100mila residenti, il valore più alto è rappresentato dalla fascia 19-25 anni (1343,31), seguito dalla fascia 14-18 (1310,86). Livellii molto alti se paragonati, , alla fascia 11-13 (331,44) e 6-10 (358,31).
“Non siamo in una fase d’emergenza – ha detto il sindaco Marino – ma sicuramente abbiamo superato la soglia di attenzione ed è questo il momento più delicato. “L’accanimento mediatico ha spinto tante persone a recarsi agli hub vaccinali per il booster ma pochi genitori, ancora, hanno scelto di aderire alla campagna per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. I numeri dei vaccinati tra i più piccoli, infatti, sono ancora bassi: si parla di poco più di 1500 vaccinati su 60mila bambini residenti.

Tra oggi e mercoledì saranno aperti gli hub dedicati al centro Iperion ed al centro Medì di Teverola, confidando di riuscire ad arrivare quantomeno a quota 2mila entro la fine dell’anno. Nel centro commerciale di Caserta diversi bimbi hanno lasciato disegni che l’Asl ha pubblicato sul proprio sito, con ringraziamenti e auguri, e qualcuno si è dilettato a usare le iniziali della parola Covid per lanciare un messaggio: “Covid, oggi vinco io“. Ma se la campagna vaccinale per i più piccoli fatica a decollare, quella per le terze dosi procede invece speditamente. Lunedì sono state somministrate 12500 dosi, quasi tutte “terze”, con una piccola percentuale di prima e seconda. Stando a quanto comunicato dall’Asl, anche per fare chiarezza dopo le polemiche (ri)apertesi nelle ultime ore, gli hub vaccinali che l’Asl condivide con l’Esercito (Garibaldi a Caserta e caserma Magroni di Maddaloni) l’accesso per le terze dosi avviene solo su prenotazione; negli altri centri vaccinali, il Medì di Teverola, il centro all’ospedale di Marcianise e l’hub di Francolise, l’accesso per avere la terza dose è libero. L’unica cosa che conta per poter ricevere il booster è di aver maturato il termine di cinque mesi per aver diritto alla somministrazione.

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