Alle ore 20, tre persone armate e con mascherina chirurgica sul viso, avevano fatto irruzione in un tabacchino in via Vescovo Michele Natale a Caserta, costringendo il gestore a consegnare l’incasso della giornata. I tre si erano poi dileguati nel nulla, abbandonando l’auto della fuga al termine di uno svincolo stradale. Appena cambiata la vettura avevano ripreso la Variante in direzione Casagiove (a quanto pare), ma la volante li aveva intercettati accennando, probabilmente, a una inversione di marcia. Nostra supposizione.Durante l’inseguimento è sopraggiunta la moto condotta da Marco Dongu dallo svincolo Tuoro-stadio, direzione Maddaloni, che è letteralmente entrata nella parte posteriore della vettura della polizia di Stato condotta da I.P.di Teano
Ciò che lega le due esistenze, quella di Marco e del poliziotto, però, è anche un’altra storia: l’agente che guidava la volante è il figlio di una vittima del dovere, deceduto in seguito a un incidente stradale durante il servizio nel 2000, investito da un tir, sull’A1 Roma-Napoli, tra i caselli di San Vittore e Caianello.
Domani sabato 23 settembre,l’ultimo saluto della città a Marco Dongu alle 11,30 presso la chiesa Nostra Signora di Lourdes
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