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Il Napoli prosegue la sua fuga scudetto in solitaria

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Serie A TIM – E’ l’anno del Napoli, non c’ è alcun dubbio dopo la fuga solitaria che è partita da inizio campionato la battuta di arresto (l’Unica ad ora e tutt’oggi capita), a San Siro contro l’Inter di Simone Inzaghi, la squadra azzurra partenopea ha ripreso la sua cavalcata solitaria, vittoria nell’anticipo di venerdì sera roboante, un 5 a 1 agli odiati rivali della Juventus, impotenti di fronte ad un orchestra perfetta, un uragano si è abbattuto sulla Juve, la tempesta perfetta (titolo di un noto film degli anni ’90, con George Clooney), spazza via i bianconeri, la manita (la mano per dirla alla spagnola) mostrata alla squadra avversaria il giorno dopo fatta oggetto di ironie social pià non posso, la manita appunto, 5 babbà il dolce tipico napoletano e chi più ne ha più ne metta.

Allegri che fugge via dalla panchina al 90simo, rincorso quasi dal collega Luciano Spalletti che appunto gli porge la mano, quasi a dire ma come non mi saluti, a mò di manita (di nuovo…quasi a sfottò) e si prende i complimenti dell’allenatore Livornese che in conferenza stampa esordirà con un laconico “Il Napoli ha meritato, strameritato di vincere…nulla da dire….”difficile giustificare una debaclè pazzesca e così pesante nei modi e nel punteggio le chiacchiere appaiono quasi inutili col rischio alto, di non essere nemmeno creduto.

Girano già la prime voci su un sostituto un po’ fanta mercato (su tutti Conte e Zidane ex juventini doc e di carisma oltre che vincenti), difficile che la Juventus si privi di un allenatore che a libro paga prende 6.5 ( sei e mezzo!!!) milioni  di euro a stagione, difficile si trovi un eventuale accordo per la sua buona uscita, il livornese fortemente voluto dalla dirigenza, rimane al timone della sua squadra che torna ad essere barcollante, la Juve torna ad essere un po’ come  la Concordia dopo le 8 vittorie di fila e il lancio di alcuni giovani interessanti su tutti Fagioli, torna nelle retrovie ed a lottare per il posto che gli compete quest’anno il quarto o terzo,  con le altre due milanesi doc, ossia Inter e Milan. L’ Inter dal canto suo ha risposto, con una striminzita vittoria, 1-0 sul Verona con la rete del Toro ( O turu ) Lautaro Martinez siglata, dopo appena 3 minuti dal fischio iniziale (e menomale) al pronti via, tornato pimpante dai Mondiali 2022 in Qatar, l’argentino, insieme all’altro uomo dell’albiceleste ossia, Angel Di Maria il quale ha offerto gli unici sprazzi di bel calcio con la maglia della Juve proprio al San Paolo anzi al Maradona, proprio lui un argentino come Dieguito, segnando l’inutile gol buono solo per le statistiche e cercando  inutilmente non far affondare la nave che è caduta sotto le cannonate ed i colpi di Osimhen e Kvaratskelia, l’oro di Napoli – (due reti per il georgiano), le due bocche di fuoco del Napoli che hanno mandato in visibilio ed estasi tutto il pubblico presente allo stadio, insieme ai timbri di Rachmani, ed Elmas che hanno chiuso la contesa con cinque gol rimasti nella storia.

 

 

Il Milan invece, si ferma a Lecce, rimonta due gol non senza affanni e si ferma anche lui per il diavolo battuta d’arresto, la squadra di Pioli, entra in campo soltanto dopo i due schiaffi presi nella ripresa (che potevano, essere anche di più per gli errori sotto rete degli attaccanti giallo arancio allo stadio bellissimo sul mare, di Lecce, appunto il via del Mare). Il Milan con l’ X in terra pugliese perde terreno rispetto alla capolista in fuga solitaria, ossia il Napoli, la classifica e la matematica, i numeri dicono meno 9 sugli azzurri, sorpasso alla Juventus di appena un punto Juventus che viene affiancata dai ‘cugini del diavolo’ neroazzurri a quota 37.

Appare ancora incerta la lotta per il secondo terzo e quarto posto che vede appunto le due milanese più la Juventus, con la Lazio a quota 34 punti e l’Atalanta che cercano il disperato aggancio alla vetta ma appare più verosimile vederle in lotta per un posto anzi i due posti di Europa League che sono appannaggio del quinto e del sesto classificato.

Nelle retrovie, lo spettro della Serie B vede immischiate Sampdoria, Verona e Cremonese (La Cremonese la I squadra del compianto Gianluca Vialli non appare in grado di sostenere il passo delle sue rivali quasi scontata la sua retrocessione salvo un mercato di gennaio scoppiettante o un miracolo stile Salernitana lo scorso anno che allo stato però appare inverosimile ma si sa il calcio non è una scienza esatta ed è amato e seguito anche e soprattutto per questo).

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