La squadra di Spalletti non riesce a incassare contro la Salernitana la vittoria che serviva per chiudere i conti con il tricolore con sei giornate d’anticipo. Il gol di Dia al 39’ della ripresa fissa l’1-1 dopo che Olivera diciotto minuti prima aveva siglato quella rete che Napoli aspettava per far festa. Prima di scendere in campo gli azzurri avevano avuto da Milano la notizia che “serviva” per innescare il cammino per conquistare matematicamente lo scudetto: la Lazio non aveva vinto, anzi aveva perso contro l’Inter dopo essere andata in vantaggio, creando qualche ansia di troppo nei cuori napoletani. Il Maradona era pronto a far festa dopo 33 anni dall’ultimo scudetto, quello del bis con Maradona. Ora invece è tutto rinviato al prossimo turno, aspettando la trasferta di giovedì del Napoli a Udine e guardando però pure ai risultati di Lazio e Juventus.
Rispetto alla formazione che ha vinto contro la Juventus, Spalletti inserisce i titolarissimi Rrahmani e Zielisnki. Confermati Olivera e Lozano, infortunati Mario Rui e Politano. Paulo Sousa modifica l’undici che ha battuto il Sassuolo con gli innesti di Daniliuc in difesa e Mazzocchi in mediana. Il Maradona si accende subito: al 2’ colpo di testa di Osimhen, fuori bersaglio. Avvio determinato da parte del Napoli che si spinge all’attacco dominando sul piano del possesso. Sciupa Olivera dalla distanza. Salernitana molto coperta e attenta in fase difensiva. Al 23’ Ochoa sventa in angolo una capocciata di Osimhen. Al 27’ la squadra di Sousa si sgancia con Dia: difesa degli azzurri in controtempo, conclude lo stesso Dia con un colpo di testa senza inquadrare la porta. Si fa sentire la spinta del Maradona per arrivare al gol degli azzurri che, con la vittoria, darebbe la certezza matedello scudetto. Il Napoli preme anche con grande generosità ma La Salernitana ha serrato i controlli sulle fasce. Al 41’ Ochoa devia di pugno un tiro insidioso di Anguissa. Un minuto di recupero prima dell’intervallo con le squadre ancora sullo 0-0.
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