Il Napoli entra di diritto nella storia del calcio europeo e cioè mondiale, la città si tinge a festa, di azzurro sembra di rivivere i fasti di quando Partenope era la capoluogo di un regno bellissimo, di quando la capitale sfoggiava primati, in concorrenza con Londra e Parigi, al tempo le meraviglie erano i cantieri di Castellammare o la ferrovia, prima in Italia, denominata Napoli – Portici, oggi, a distanza di oltre un secolo e mezzo, sfoggia leoni e pantere sotto le mentite spoglie di calciatori, ieri il Borbone vantava un Filangieri, un Tanucci oggi De Laurentis può disporre di un comandante in capo, che risponde al nome di Luciano Spalletti, forte e deciso, come deve essere un vero condottiero; una Napoli che ritorna quindi, festosa e consapevole, una Napoli che splende come il suo sole, generoso e abbondante.
La qualificazione si è comunque manifestata già dalla gara in Germania, con la vittoria per 2-0 a Francoforte, gli uomini di Spalletti hanno amministrato il vantaggio nella prima parte del match, per poi dilagare e sommergere per 3 gol a 0 i tedeschi, grazie alla doppietta del solito Osimhen e al gol su rigore di Zielinski.
Una bella serata di calcio dopo una giornata difficile sul fronte dell’ordine pubblico, anche se nessuno avrebbe potuto rovinare questa serata, i crucchi e bergamaschi calati dal nord, hanno provato a rivive l’era dell’invasione piemontese, ma questa volta gli è andata male. Al Maradona ha vinto il calcio, dopo una giornata tesa e triste sul fronte dell’ordine pubblico.
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