I fratelli Marrandino freddati con svariati colpi di pistola alla testa e alla schiena,nel pomeriggio del 15 giugno ad Orta di Atella, in via Astragata, in prossimità dello svincolo “Succivo” della “Nola-Villa Literno” dallo spietato killer Antonio Mangiacapre, 53enne operaio, che questa mattina comparirà dinanzi il gip Vincenzo Saladino del tribunale di Napoli Nord per l’udienza di convalida.
Sarà sottoposto a un nuovo interrogatorio dopo quello eseguito dal sostituto procuratore Antonio Vergara che ha emesso il fermo. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione della moglie del killer. Il marito ammazza due persone, e per la donna “è tutto a posto”. Queste le parole di G.B., in uno stato whatsapp poco dopo il brutale assassinio.
“C’è stato un equivoco”, ha cercato di giustificare la donna, ma poi ha invitato i familiari e gli amici ad avere contatti telefonici e a recarsi a casa sua per parlare di persona. In concomitanza il pm aveva appena terminato di interrogare il marito e aveva emesso il decreto di fermo di indiziato di delitto e stava per essere associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere. La famiglia Marrandino si è affidata ad un pool di difensori composto dagli avvocati penalisti Luigi Poziello, Luigi Marrandino, Dario Carmine Procentese, Giuseppe Laudante.
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