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Il governatore della Campania sfotte madre e figlia

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CASERTA – Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l’ordinanza con cui chiude scuole e asili nido a partire da lunedì nel tentativo di arginare la corsa del Covid-19 che oggi in Campania ha fatto registrare 3.186 nuovi positivi su 18.656 tamponi effettuati, 83 in più di giovedì anche se con 921 tamponi in più.

La seconda ondata di Coronavirus è più grave della prima nella regione del Sud: a ottobre sono stati registrati 39.330 tamponi positivi, più della somma dei positivi di febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre.

A proposito della chiusura delle scuole, De Luca ha ironizzato: “Abbiamo l’unica bambina d’Italia che piange per andare a scuola. È l’unica bambina che dà anche la motivazione. Mi manca la grammatica, la sintassi, mi mancano gli endecasillabi. Questa bimba è un OGM cresciuta dalla mamma con latte al plutonio“.

ALCUNI POST  SUI SOCIAL

 

Nuovo attacco alla Azzolina: non si può ascoltare

Ed è proprio sulla scuola che De Luca dà il meglio si sé. E si vanta di avere per primo serrato le aule per sconfiggere il virus. “Sul mondo della scuola considero sconcertante la ripetizione di litanie che non hanno nessun rapporto con il livello dell’epidemia. Non si può ascoltare un ministro dell’Istruzione che ripete a pappagallo che dobbiamo tenere aperto. Ma tenere aperto che cosa? Quando hai realtà scolastiche dove registri centinaia di contagi, come si fa a ripetere frasi fatte?”. Nel mirino del governatore campano non solo la ministra Azzolina. “Il governo sta perdendo tempo prezioso. Ecco il mio rilievo al governo. Ha accumulato un fortissimo ritardo nelle decisioni. E ha preso decisioni con la logica del mezzo/mezzo. Che scontenta tutti e non risolve il problema. Una sottovalutazione  grave della situazione”.

“Siamo stati i primi a chiudere. Ora ci copiano”

E giù con le autocelebrazioni. “Sulla scuola – dice – abbiamo preso decisioni per primi. Mi hanno messo in croce. Ma adesso ovviamente stanno decidendo tutti quanti di prendere queste misure. Per ultimo il collega Emiliano. Ma è evidente, quando hai dati di contagio che sono drammatici. Il ministro dice se i giovani non vanno a scuola vanno in mezzo alle strade. Non si possono sentire queste cose, erano in mezzo alle strade a giugno e a luglio e non c’era l’esplosione di contagio”. Tutti a casa, dunque. Anche i piccoli dell’asilo. “I vettori di contagio più grave sono i bambini più piccoli, 0-5 anni“, sostiene De Luca. “Come verificato da un’indagine epidemiologica che abbiamo fatto in Campania nel mondo della scuola“.

 

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