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Ha giurato il falso. Il dirigente comunale Iovino condannato anche in Appello .

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CASERTA – Si è tenuta in data odierna l’udienza innanzi alla Prima sezione penale della Corte di Appello di Napoli, che ha visto imputato l’ing. Marcello Iovino di Casaluce, attuale responsabile dell’Annona e dei servizi sociali del Comune di Caserta, condannato in primo grado per il reato previsto dall’art 371 c.p., perché quale parte nel processo civile presso il Tribunale di S. Maria C.V. Sezione Distaccata di Aversa il 9/4/2013 giurava il falso affermando di aver saldato nel 2004 ogni spettanza professionale all’Avv. Luigi Adinolfi di Caserta, con riferimento ad un ricorso al T.A.R. presentato nel 2001.

Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, attraverso la testimonianza della persona offesa, cioè lo stesso Adinolfi, costituita parte civile per il tramite dell’difensore di fiducia Avv. Vincenzo Tessitore di Aversa, si era appreso che con ricorso al T.A.R. l’ing. Iovino aveva ottenuto l’annullamento sia dallo stesso T.A.R. che dal C.d.S della delibera del Comune di Casaluce che affidava illegittimamente incarichi a professionisti esterni per la redazione del P.I.P.,.

L’Avv. Adinolfi riceveva, inoltre, un secondo mandato difensivo sempre dall’Ing. Iovino allo scopo di impugnare altra delibera del Comune di Casaluce, con cui veniva revocato incarico professionale conferito all’Ing. Iovino per la redazione del P.I.P., che prevedeva per spese tecniche un compenso di circa 400 milioni delle vecchie lire.

Non avendo percepito alcun compenso neanche l’anticipo delle spese vive di marche da bollo ed altro, l’Avv. Adinolfi  nel 2011 invitava l’ing. Iovino al pagamento di circa € 10.000 di parcella.

Non avendo ottemperato al pagamento di quanto dovuto, all’avvocato  amministrativista, noto per le vicende IPERION e LA BUFALA, non restava che adire le vie legali chiedendo nel 2012 il pagamento delle prestazioni fin ad allora rese, pendendo ancora il giudizio al TAR senza sostituzione dell’avvocato, che pure aveva rinunciato al mandato per motivi d’incompatibilità professionale, sopravvenute proprio in seguito al ruolo svolto dal Ing. Iovino, quale nuovo responsabile dell’Annona del Comune di Caserta a partire dal 2004, con riferimento alla trasformazione dell’Iperion da Centro Commerciale a I.A.C.P.

Pertanto citava in giudizio presso il Tribunale Civile di SMCV-Sez. Distaccata di Aversa l’Ing. Iovino.

Ebbene all’udienza del 9.4.13, ripetuta di fronte al Giudice Schiatarella la solenne formula di rito prevista dal codice, l’Ing Iovino giurava di aver saldato nel 2004 tutte le spettanze all’avv. Adinolfi, così macchiandosi del reato ex art. 371 c.p. perseguibile d’ufficio, che oltretutto, comporta l’interdizione dai pubblici uffici, pur di non riconoscere i giusti compensi per l’attività professionale resa, addirittura anticipando le spese.

In particolare affermava che : “Giuro e giurando affermo di aver saldato nel 2004 ogni spettanza all’Avv. Adinolfi Luigi con riferimento al ricorso al T.a.r”.

In data odierna la Prima Sezione Penale della Corte di Appello Penale di Napoli ha rigettato l’appello proposto dallo Iovino, confermando in pieno le motivazioni del Giudice di primo grado. La sentenza di primo grado fondava il giudizio di colpevolezza dell’imputato proprio sulle dichiarazioni autoaccusatorie rese dallo stesso Iovino, che in sede di spontanee dichiarazioni, cadeva in evidente contraddizione, modificando la precedente dichiarazione resa innanzi al Giudice civile, affermando in pubblica udienza innanzi al G.M. Morcone di Caserta di aver pagato all’avvocato solo le spese di marche e non anche tutto quanto richiesto nel 2012.

La Corte di Appello confermava la condanna dell’imputato alla pena di sei mesi di reclusione, oltre il pagamento del risarcimento del danno, quantificato in € 5.000 per le prestazioni professionali oltre il danno all’immagine da quantificarsi in separata sede. In considerazione della natura del reato contestato, la sospensione condizionale della pena veniva subordinata al pagamento del risarcimento del danno.

Ora, si è in attesa di quale comportamento sarà adottato dal  Comune di Caserta che per norma dovrà ottemperare di conseguenza della c.d. Legge Severino, con  eventuale sospensione dall’incarico …

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