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Il 12 giugno scadono i termini per l’adeguamento della Piscina Provinciale

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Il 12 giugno scadono i termini per l’adeguamento della Piscina Provinciale

CASERTA – Vorremmo scrivere di altro. Occuparci di ciò che è eccellenza ‘vera’  e  di chi da  lustro all’intera nostra comunità. C’è che questo o quello  che abbiamo di buono vogliono ‘ cancellarlo’ se non si ha il ‘tornaconto’.

Qui si fa finta di non sapere, di non avere tempo, si delega, qualcuno fa spallucce ed esclama: ”Non cambierà nulla ed è inutile che t’impegni e fai.

Come dargli torto, ma subito rinsavisco, e nell’assordante silenzio dove ognuno pensa al suo orticello, il mio pensiero oggi, accompagna la disperazione di  una quarantina di persone che con il loro ‘onesto’ lavoro, danno da mangiare alle loro famiglie.

Si, queste persone, grazie ad una delle pochissime strutture che funzionano bene e che producono utili importanti, ospitando anche grandi meeting natatori e partite internazionali di pallanuoto, tra pochi giorni nonostante tutto saranno disoccupati.

Disoccupati nel menefreghismo più totale, saranno merce di scambio in periodo elettorale, ma cosa più importante  per ‘noi’ ( plurale maiestatis) che tocchi sempre ad loro.

Oggi informiamo chi ci segue, di quello che ci hanno riferito e  che a breve accadrà alla ‘nostra’ piscina provinciale, eccellenza di struttura sportiva in questa ‘nostra’ terra, dove operano 24 società, che versano circa 3500 euro al mese all’Amministrazione Provinciale per gestire gli impianti sportivi,  incassando  circa novantamila euro al mese.

La Piscina Proviciale dovrebbe a seguito di un esposto anonimo alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in cui si denunciavano carenze ed inadempienze, e dopo rilievi effettuati in seguito ad esso si ritiene indispensabile effettuare entro il  12 giugno dei lavori di adeguamento che si aggiravano tra i 13mila ed i 15mila euro. Cioè neanche il 15% di quello che la Provincia, incassa in un solo mese.

La Provincia,  con   aridità, disinteresse, distacco, fa sapere che è al verde  di conseguenza non può pagare questi interventi in quanto, trattandosi di manutenzioni straordinarie, le deve fare direttamente e non trasferirne titolarità e competenze all’Agis

Una vera follia che rischia, al 30 giugno, di fermare attività che ogni giorno portano nell’impianto mille persone, soprattutto giovani che fanno attività sportiva, agonistica o solamente salutare.

Un tweet ci notifica che dietro a tutta questa storia ci sarebbe un piano per mettere il Governo e la Regione davanti al fatto compiuto in modo da ottenere ancor più soldi del previsto per le Universiadi che nello Stadio del Nuoto di Caserta vivranno molti degli avvenimenti più importanti. Anche perché si tratta di un luogo molto più moderno, molto più presentabile e molto più funzionale della storica piscina Scandone di Napoli.

Sin  d’ora comunichiamo che siamo vicini alle associazioni tutte, e seguiremo la vicenda a partire dalla protesta di domani.

Per inviare segnalazioni , comunicazioni, foto e video

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