Sono giorni, ormai, che gli allevatori dell’agro aversano hanno messo in atto una dura e ferma protesta che ha suscitato una vasta eco mediatica.
Il Circolo Territoriale di Fratelli d’Italia di Mondragone s’è schierato, senza tentennamenti, al fianco degli imprenditori/lavoratori di uno dei settori più importanti, se non il più importante, dell’economia casertana.
Non stiamo qui a ripercorrere le motivazioni che il movimento di lotta ha portato avanti in questi 10 anni di battaglie .
E’ il fallimento delle politiche condotte dalla Regione Campania per contrastare il fenomeno della brucellosi che ci ha convinti della genuinità delle ragioni che gli allevatori sostengono con forza e determinazione. Fallimento che la stessa Unione Europea ha certificato, costatando che la “politica degli abbattimenti” (ben 140mila i capi sino macellati) non solo non ha arrestato il propagarsi dell’infezione ma, addirittura, essa è andata aumentando nel corso degli anni.
Eppure, di fronte a questa inequivocabile costatazione, la Regione Campania, il Presidente De Luca, continuano a sostenere che quella dell’abbattimento è la sola strada da percorrere. Per certi versi, e con le debite differenze, sembra ricordare la strategia di Xi Jin Ping, il dittatore cinese, che di fronte alla pandemia da covid19 al primo contagio chiude tutto. In Campania, nella Terra dei Mazzoni, invece, al primo contagio si abbatte tutto!
Si tratta, si diceva innanzi, di uno dei settori economici più importanti perché dalle bufale si ricava quel latte che ci permette di gustare la famosissima mozzarella, grazie alla quale siamo famosi in tutto il mondo. Quindi, sottolineare che la crisi del settore ha gravissime ripercussioni sulla economia locale è come scoprire l’acqua calda. Eppure, ci tocca costatare come la Politica mondragonese si sia chiusa in un assordante silenzio, rotto solo dal saluto portato dal Sindaco Avv. Francesco LAVANGA agli allevatori nei giorni scorsi. Ci sarebbe piacuto ascoltare la voce degli altri partiti politici ovvero di Forza Italia, Azione, Partito Democratico e, ultimo ma non per ultimo, del Consigliere Giovanni Zannini.
E, invece, una sorta di cortina del silenzio sembra essere calata su Mondragone. Eppure, la protesta interessa il nostro Territorio perché Agnena non è da confondersi con Agnone. Eppure, allevamento e settore caseario sono le leve economiche del nostro territorio.
Niente, silenzio assoluto. Se volessimo fare dietrologia, dovremmo pensare che il deus ex machina Giovanni Zannini, fedelissimo del Presidentissimo De Luca, abbia “invitato sua figlia” (questa amministrazione) a dedicarsi ad altro. Ma noi, per l’appunto, non facciamo dietrologia ma guardiamo ai fatti.
Ed è per questo che invitiamo i partiti politici ad assumere una posizione perché la protesta, la battaglia degli allevatori è battaglia politica che ha ricadute, importanti tra l’altro, sull’economia, già asfittica, delle nostre zone. Ci piacerebbe ascoltare le loro voci, anche dissenzienti, ci mancherebbe, purché supportate da ragionamenti politici. Perché il silenzio, assordante vista l’importanza del tema, fa nascere il sospetto che non si ha nulla da dire e questo è anche peggio.
E al Signor Sindaco Francesco LAVANGA, molto sommessamente, chiediamo che convochi, d’urgenza, una seduta del Consiglio Comunale per approvare un documento, un ordine del giorno col quale si sostengono le ragioni della lotta degli allevatori. Crediamo che questo, molto più della solidarietà portata nei giorni scorsi, testimonierebbe l’assunzione di una posizione politica chiara. Diversamente, s’è fatta passarella ma non è di passarelle che chi combatte ha bisogno.
Certo…..deus ex machina permettendo. -onclude il comunicato pervenutoci dai meloniani.
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