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I meloniani esultano con gli allevatori

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Il partito dei meloniani, sono contenti del risultato. Dopo molti contatti avvenuti in questi ultimi giorni e diverse interlocuzioni è arrivato questa mattina al Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino l’invito a partecipare a Roma al Ministero della Salute il giorno 18 maggio alle ore 15.30 ad un incontro con il Sottosegretario alla Salute, on.le Marcello Gemmato. Antonio Belli segretario cittadino del partito è una vittoria per noi, gli allevatori sono una risorsa per la città.
Noi apparteniamo a quella categoria di persone, prima gli altri e poi noi.
La filiera bufalina ha vinto.
Noi abbiamo fatto il nostro.
E vogliamo festeggiare .
Rachele Miraglia coordinatrice del partito,pensavamo tutti i giorni a questi imprenditori, nelle loro faccie si notava la tristezza di sacrifici e dolori per il solo pensiero che venissero abbattute altre bufale.
La politica deve avere il buon senso,le cattiverie non portano da nessuna parte .
Evviva la terre dei mazzoni, conclude il segretario meloniano Belli.

 Domattina Fabbris a nome del Coordinamento Unitario di cui è portavoce, depositerà due esposti: uno alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed un altro alla Polizia Postale.
Nel primo caso vengono ricostruiti i fatti accaduti in questi giorni presso il Presidio e in particolare nella giornata di ieri allorquando, dopo aver comunicato alla stampa ed alle forze dell’ordine del territorio che la ripresa delle attività di ostacolo alla libera circolazione lungo la Via Domiziana da parte di alcuni dei trattori impegnati nel presidio non avrebbe impedito “la libera circolazione dei mezzi pubblici, degli scolari e di chi li accompagnava, delle persone necessitate per problemi di salute, dei mezzi sanitari e degli abitanti che abitavano nella zona” in realtà (non alla Rotonda dell’Agnena ma nei suoi pressi non presidiati dagli allevatori) a diversi cittadini è stato impedito di arrivare fino al Presidio degli allevatori. Nell’esposto affidato alla stesura dell’Avv. Cipriano Di Tella, Fabbris chiede che si accerti cosa in realtà e accaduto, segnalando, in particolare, che “tutte le persone che si sono presentate alla Rotonda dell’Agnena chiedendo di passare, sono tranquillamente passate, come possono testimoniare tutti i presenti e gli stessi cittadini. Il problema, in realtà, può esserci stato nell’arrivare a contatto con gli allevatori dal momento che, in effetti, lungo le 4 vie di accesso vi erano (a distanza) diverse pattuglie di diverse forze di polizia. Abbiamo dovuto rilevare come, da tre delle 4 vie di accesso, i cittadini (dopo essere stai invitati a percorrere vie alternative), se insistevano motivando la necessità, venivano fatti passare dalle pattuglie di Polizia. Tutti coloro che arrivavano al presidio sulla rotonda sono stati fatti passare almeno in tre delle vie d’accesso: quelle presidiate dai Carabinieri, dalla Finanza e dalla Polizia. Cosi non è stato dalla parte della Rotonda di Pescopagano, presidiata dai Vigili Urbani di Mondragone che, al contrario, non facevano passare nessuno rimandando indietro tutti i mezzi (compresi quelli su cui gli allevatori avevano garantito di facilitare il passaggio compresi i bambini, i malati e gli autobus). Noi non sappiamo come sia potuto accadere e potrà essere stato un equivoco. Certo ci lascia perplessi, e non ne capiamo il motivo, la circostanza per cui, mentre i vigili urbani del Comune di Mondragone facevano tornare indietro tutti dicendo loro “sono gli allevatori che non vogliono” il sindaco della Città, piuttosto che facilitare le facili e prevedibili soluzioni (contattando gli allevatori e rendendo per esempio noto ai vigili quanto altrove già funzionava,) denunciava sui social i “cattivi allevatori” e, addirittura, si recava in Procura per denunciarli (almeno così sembra). Ci stiamo rivolgendo al Procuratore perchè ci aiuti a capire e accerti, se lo riterrà opportuno, le circostanze; siamo pronti a fornire alla Procura copiosa documentazione e testimonianze. A noi rimane un dubbio: ma il Sindaco di Mondragone non poteva fare una telefonata come hanno fatto in tanti trovando sempre accoglienza e come possono testimoniare tutti comprese le forze dell’ordine? Certo il Sindaco di Mondragone non si è mai particolarmente distinto nel sostegno alle istanze degli allevatori ma l’aver fatto una denuncia contro di loro mentre i suoi vigili impedivano ai cittadini di arrivare a contatto con gli allevatori ci lascia perplessi e ci lascia inquietanti interrogativi che segnaleremo per gli accertamenti”
Il Coordinamento smentisce, poi, ogni ricostruzione fantasiosa che tende ad accreditare l’idea che i trattori sono stati ritirati in mattinata per effetto di una denuncia (quella del sindaco) di cui gli allevatori non sapevano niente e che hanno appreso solo dai giornali e dai social. In realtà, gli allevatori li hanno rimossi ben due volte e non per intervento del sindaco ma per rispetto delle istanze dei cittadini e cercando di limitare al massimo i danni provocati dal fatto che la Regione Campania continua a ostinarsi a incontrare a un tavolo i lavoratori del comparto; la prima volta i trattori sono stati ritirati durante il weekend in risposta alle richieste dei titolari delle attività e dei cittadini del territorio e la seconda perchè, arrivando ottime notizie da Roma, lunedi mattina hanno risposto all’appello alla ragionevolezza dei parlamentari e delle istituzioni impegnate a trovare le soluzioni.
Sempre nella giornata di domani, Fabbris, come annunciato nei giorni scorsi, depositerà una denuncia contro anonimi alla polizia postale perchè si accertino le responsabilità dell’oscuramento sul web di due delle pagine web del movimento (Altragricoltura e Ass. Tutela) e per segnalare la continua azione di calunnia e provocazione da parte di profili social anonimi e di siti web che da qualche giorno (in maniera evidentemente coordinata) stanno adoperandosi a screditare e provocare.
Il Coordinamento rende noto che Fabbris, al suo settimo giorno di sciopero della fame, avviato per ottenere la convocazione di un tavolo di incontro con Governo e Regione, essendo stato raggiunto con successo l’obiettivo, interrompe da oggi pomeriggio questa forma di lotta e ringrazia quanti hanno espresso sostegno e solidarietà.

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