Caserta – Rispunta il ‘conto’ dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali. Sull’argomento, sono intervenuti anche i candidati alla carica di Sindaco, che si spaccano.
Contro i gettoni la candidata di SpC, Rosi Di Costanzo, che sposa la linea del movimento. “Leggo attonita del consigliere Desiderio che ringrazia Falco e Del Gaudio per aver ridotto i gettoni di presenza quando è il governo nazionale e il parlamento, con l’approvazione della legge finanziaria, ad averli ridotti.
Questa – continua Di Costanzo – è la dimostrazione che questa classe politica ‘bugiardina’ non merita i gettoni di presenza. Sul tema da anni Speranza chiede che si proceda ad una rimodulazione organizzativa del lavoro delle commissioni senza successo.
Sfido tutti i consiglieri a pubblicare i verbali delle commissioni per farci rendere conto dell’importante e significativo lavoro da loro svolto. In tempi di particolare crisi economica, e il nostro comune ha due dissesti aperti, dovrebbe essere la ‘classe dirigente’ a dare l’esempio ma – conclude – più che una classe dirigente ci ritroviamo una classe ‘digerente’ e ricordo ai casertani che, con il loro voto, potranno spazzarla via”. Posizione chiara per Di Costanzo: in tempi di dissesto niente gettoni ‘come se piovesse’.
Sulla stessa linea anche il candidato di Caserta Kest’è Ciro Guerriero. “Una delle ultime volte in cui mi sono posto il problema dei gettoni di presenza dei consiglieri è stato l’anno scorso durante il periodo di lockdown quando, nonostante le restrizioni,molti ‘immuni’ consiglieri si sono presentati lo stesso al comune per prendere parte alle commissioni. All’epoca – spiega Guerriero – dissi una cosa che vale ancora oggi: fate schifo voi che li avete votati e loro che impropriamente intascano i nostri soldi. . Il gettone e i premi di produzione andrebbero percepiti solo se ci fossero risultati ma viste le condizioni penose in cui versa Caserta, fosse per me non dovrebbero percepire nulla. Secondo la mia filosofia di vita, – conclude – chi lavora di certo aspetta premio”.
Legano il gettone alla produzione dei consiglieri Raffaele Giovine, di Caserta Decide e l’ex sindaco Pio Del Gaudio. “Ritengo che se i cittadini percepissero una vicinanza delle Istituzioni, dei consiglieri comunali e della politica nei loro problemi quotidiani non ci sarebbe nessuna questione di cui discutere. Invece, abbiamo una classe politica assente dai bisogni delle persone. Più che discutere di quanto percepiscono, io vorrei discutere di che visione di città hanno. Perché se Caserta fosse prima in tutte le classifiche di vivibilità, il gettone sarebbe la giusta ricompensa al loro lavoro. Lavoreremo come Caserta Decide – sostiene Raffaele Giovine – giorno e notte affinché Caserta abbia una classe politica all’altezza dei suoi bisogni”.
“Credo che la demagogia non sia fioriera di buone prospettive. – sostiene Del Gaudio – Le commissioni consiliari, se produttive di atti e delibere, sono necessarie ed utili per realizzare le volonta’ dei cittadini. Da anni sostengo che, molto spesso, sono inutili alcuni consiglieri eletti. Tanti di loro non hanno mai proposto nulla , non hanno mai ‘scritto una delibera’, eppure sono da sempre eletti dai casertani. Ritengo – conclude – che questa sia la battaglia da intraprendere: qualità, onesta e competenza degli eletti”.
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