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I genitori ‘fifì’ di Corso Giannone e Parco Gabriella meritano l’amministrazione Marino

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CASERTA – Amianto, Agibilità, Polveri sottili…etc.  Oggi riscriveremo nuovamente di ciò che da sempre  viene denunciato da CasertaKest’è tramite il presidente nonchè ex candidato Sindaco Guerriero. Dormienti genitori approdati in questa città anche da fuori, domandatevi :da quanto tempo questo problema era conosciuto dall’ufficio tecnico del Comune di Caserta? Tu genitore avresti meritato quantomeno una spiegazione più dettagliata rispetto a queste tre o quattro righe spicciative, laconiche, della serie abbiamo cose molto più importanti da fare e dunque non fateci perdere troppo tempo con queste sciocchezze.

Ed ecco il tratto di unione tra l’esito delle elezioni comunali e la comunicazione sbrigativa di Biondi e Marino. Loro sanno bene, in parte lo sapevano, ma per l’ esito elettorale se ne sono definitivamente convinti che i casertani, soprattutto quelli che fanno i fifì, che si lamentano ma non hanno gli attributi, loro sono dei professionisti,  quelli delle classi medie, è totalmente fuori da ogni contesto di espressione e di esposizione di una cittadinanza, non diciamo attiva, ma quantomeno vivente seppur non dotata di significative funzioni vitali ovvero chiachielli

Questa classe di casertani, rimanendo a casa alle ultime elezioni comunali, scegliendo di astenersi, perchè forse non volevano LEGA-rsi con Zinzi e ritenendo utile a tutt’oggi, Guerriero che tanto si spende per risvegliare le coscienze, solo quando si deve smuovere le acque,  ha fatto si che Carlo Marino vincesse le elezioni – questo, paradossalmente, rappresenta il guaio meno importante – ma ha consegnato lo scettro del popolo sovrano ad una struttura di residenza, magmatica e attrezzata culturalmente per comprendere la funzione elettorale, come un’occasione per farsi qualche azzo proprio o, addirittura per mettere qualche soldo vero nel proprio portafoglio sotto forma di banconota. E se questo, come effettivamente è il popolo sovrano di Caserta, va da sé che Carlo Marino e il Franco Biondi se ne sbattano delle famiglie del fatto che molte di queste abbiano già organizzato i propri tempi di lavoro, la fondamentale mobilitazione dei nonni, in base ad un anno scolastico regolarmente inaugurato martedì 13 settembre. Per altro la De Amicis é una sorta di scuola emblematica. E’ frequentata dai figli dei residenti in Corso Giannone in via Tescione, del Parco Gabriella, cioè da quella classe borghese che accompagna a scuola con i suv i propri pargoli fin dentro l’aula, e dati dell’affluenza alla mano, a votare non ci è andata l’anno scorso decidendo in questo modo di consegnare la città, come se si trattasse di una sorta di vitalizio, ai capaci Marino e a Biondi, ma soprattutto ai professionisti del voto comprato e venduto, a certe famiglie particolarmente attive nel settore della delinquenza più o meno organizzata, e da testimonianze video spontanee acquisite nei rioni.

Dunque, c’azzecca eccome con l’esito elettorale e con la stratificazione territoriale delle cifre di affluenza con la sprezzante modalità con la quale, in una striminzita paginetta, Biondi avverte la dirigente della De Amicis che martedì, cioè tra meno di 72 ore, molte classi di quella scuola rimarranno chiuse e che dunque gli alunni che avrebbero dovuto entrarvi, possono stare a casa fino a tutto il 27 settembre.

Se Caserta fosse stata una città appena normale nella quale il 60 o 70% dei suoi elettori vota in base ad una valutazione, quand’anche minima, quand’anche rudimentale, ma comunque determinante, sull’operato dell’amministrazione comunale in quanto custode e rappresentante del bene comune, col cavolo che Biondi l’avrebbe mandata la sua lettera tre giorni prima dell’inizio delle lezioni e dicendo, in pratica, alla dirigente, “arazzi tuoi”.

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