CASERTA – Alla maggior parte della stampa, concentrata sulla diatriba, tra il sindaco ed i commercianti del centro, riguardante la cessata attività di tantissimi è sfuggita la bocciatura palese da parte dei negozianti della propria associazione di categoria.
Infatti, sono oltre 400, gli esercenti che si sono uniti, manifestando il loro malessere e chiedendo a gran voce un impegno concreto da parte dell’amministrazione Marino.
A tal proposito, i commercianti hanno formato un comitato spontaneo, decidendo di porre fiducia nonché farsi rappresentare dinanzi agli enti preposti, unicamente dal dott. Ciro Guerriero,con “CasertaKest’è” quale delegato.
Durante uno degli ultimi infuocati incontri avvenuti al “Margherita”, alcuni esercenti ‘sopravvissuti’ hanno messo in evidenza la triste realtà: ”Le associazioni non ci hanno rappresentato e non ci rappresentano: l’ultima rimasta in essere è una di quelle associazioni in cui si fa politica e qualcuno porta a casa anche un buon stipendio. Hanno bisogno di tesserati” – sottolinea uno dei commercianti.
Oggi, per osservare la discussione politica sul commercio, ci sarà Caserta Kestè ,associazione, scelta spontaneamente dai commercianti, che indirettamente ha sfiduciato chi forse poteva essere la loro associazione di categoria.
“Mi ricordo dell’associazione di categoria solo quando devo pagare”- continua un altro commerciante. Ma la cosa più grave è che i commercianti del centro, uniti ad alcuni esercenti di altre zone, hanno completamente respinto gli accordi che la loro associazione di categoria aveva chiuso con l’amministrazione. Avevano promesso un’altra città, sicurezza , arredi, servizi…abbiamo una strada chiusa, e per questo motivo, vogliamo una ZTL seria, non questa ZTL farlocca.
Secondo i commercianti, l’amministrazione ha imposto con superficialità la chiusura di alcune strade del centro, che hanno danneggiato pesantemente i loro incassi , ma ancor di più desertificandola .
“ Non abbiamo più fiducia nelle associazioni di categoria: questa è stata un’occasione per riprendere in mano il nostro destino. Siamo andati negozio per negozio a chiedere il sostegno di tutti per una battaglia di sopravvivenza: ora siamo oltre 400, e grazie a Guerriero, potremmo raccontare il nostro dramma, con la speranza che l’amministrazione comunale, voglia collaborare per trovare una soluzione, in modo che il centro torni a essere vivo e pieno di eventi”.
Dall’ associazione di categoria giungono notizie che non sembrano averla presa bene.
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