Il tema del dissesto finanziario e del possibile “dissesto di legalità” del Comune di Caserta solleva interrogativi cruciali riguardo al futuro della città e al benessere dei suoi cittadini. Dopo due dichiarazioni di dissesto finanziario che hanno portato a tributi comunali elevati, erodendo il potere d’acquisto e aumentando la povertà, ora emerge la preoccupazione per una nuova crisi legata alla legalità. La gestione finanziaria dell’amministrazione Marino è stata oggetto di critiche, soprattutto dopo le bocciature della Corte dei Conti nel 2018, che ha evidenziato le difficoltà nella gestione delle risorse.
Nonostante le affermazioni del sindaco Marino, che ha cercato di giustificare la situazione e ha parlato di un “dissesto che aiuta la città”, la realtà sembra smentire questa visione ottimistica. L’iperbole del sindaco, che affermava che il dissesto finanziario “aiutava” la città, non è stata accolta positivamente dai cittadini, che continuano a pagare tributi elevati senza vedere miglioramenti tangibili nella loro qualità della vita.
Inoltre, l’eventuale dichiarazione di un “dissesto di legalità” potrebbe avere conseguenze devastanti per la città. Le indagini in corso, tra cui quelle su infiltrazioni camorristiche, potrebbero portare a uno scioglimento del Comune di Caserta, con l’arrivo di un commissariamento prefettizio. Questo comporterebbe la cessazione degli incarichi elettivi e una serie di misure come l’annullamento delle delibere legate a lavori e forniture sospette, e il trasferimento di dipendenti comunali coinvolti in attività illecite.
In questo scenario, la domanda principale è se queste misure aiuteranno veramente la città o se, al contrario, la porteranno a una fase di stasi e di incertezze. Mentre il commissariamento potrebbe rappresentare una necessaria azione di ripristino della legalità e della trasparenza, il futuro della città di Caserta rimane incerto. Se da un lato il cambiamento potrebbe portare a una purificazione e a una nuova gestione, dall’altro potrebbe causare ulteriori danni alla già fragile economia cittadina.
Quindi, se l’intento del dissesto è davvero “salvare” la città, la sua efficacia dipenderà dalla capacità delle nuove istituzioni di affrontare le radici del problema, recuperando la fiducia dei cittadini e promuovendo un ambiente amministrativo sano e trasparente.
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