Caserta – Tutte le scuole si trovano in una preoccupante situazione per quanto riguarda l’edilizia scolastica.
In italia oltre 2.700 scuole italiane si trovano in zone a elevato rischio di terremoti, ma non sono state progettate o adeguate alle più recenti norme antisismiche.
Le norme antisismiche cui fanno riferimento i dati sono tutt’altro che recenti: difficile pensare che non ci sia stato il tempo di adeguarsi, visto che il decreto è stato approvato nel gennaio 2008.
A quanto sembra, il terremoto nel Molise del 2002, in cui persero la vita una maestra e 27 bambini proprio nel crollo di una scuola elementare, pare che non è stato sufficiente per far diventare una priorità la sicurezza degli edifici scolastici.
Tra le difficoltà maggiori riferisce il Dott. Ciro Guerriero presidente di Caserta Kest’è, è che molte strutture sono vecchie :oltre 8mila scuole si trovano in edifici costruiti almeno 50 anni fa, e 331 di queste risultano proprio nelle aree del paese in cui si prevede che ci saranno i sismi più devastanti mentre alcune sono anche soggette a vincolo idrogeologico,quindi esposte contemporaneamente a più rischi.
Succede tutto questo perché:
-la sicurezza nelle scuole è e rimane un gravissimo problema “tutto” italiano dove le responsabilità, civili e penali, del Dirigente Scolastico, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente dipendono, per legge, dal potere decisionale e di spesa di altri Soggetti (Comuni, Provincie, Regioni, Privati, Stato, etc);
-perché Sindaci, Presidenti di Provincia, Presidenti di Regione e Privati sono, per legge, i veri “proprietari” degli edifici scolastici e quindi responsabili, in pieno, dal punto di vista civile e penale, delle loro omissioni;
-in quanto per contro Sindaci, Presidenti di Provincia e Presidenti di Regione invocano sempre di più, in caso di incriminazioni per lesioni o omicidio colposo, la distinzione fra “Ruolo Politico” e “Ruolo Amministrativo”.
Quindi per quanto riguarda la sicurezza nelle scuole si fanno scelte e si prendono decisioni più che di natura “prettamente tecnica”, di natura “prettamente politica”, dove le priorità vertono sul cosiddetto consenso elettorale: un disastro politico ed amministrativo, tutto italiano, oltremodo consapevole, annunciato e continuo. Il Rapporto “Impararesicuri” fa presente che nel 2017 la situazione delle scuole, dal punto di vista della sicurezza, non è affatto positiva, come mostrano i ripetuti casi di crollo delle strutture scolastiche.
Una scuola su quattro (25%) ha una manutenzione inadeguata e solo il 3% è in ottimo stato. Un quarto (25%) circa di aule, bagni, palestre e corridoi presenta distacchi di intonaco; segni di fatiscenza, come muffe ed infiltrazioni; anomalie riscontrate nel 37% delle palestre, nel 30% delle aule, nel 28% dei corridoi, nel 24% dei bagni.
Gli attivisti, con una ricerca evidenzia che 13 scuole su 100 non hanno un sistema antincendio; e il 10% delle altre non effettua le periodiche verifiche sugli impianti.
Il 32% si trova a meno di un km da una fonte d’inquinamento (aree industriali, antenne, elettrodotti, discariche),15 edifici su 100 sono a rischio amianto, più del 10% non è stato pensato per accogliere gli studenti, e un quarto del totale avrebbe bisogno di interventi urgenti straordinari.
Neanche la Regione Campania si trova in una situazione rosea, in quanto quasi nove scuole su dieci non possiedono il certificato di agibilità statica, mentre otto su dieci non hanno il collaudo.
La nostra regione è precaria anche nelle verifiche sulla vulnerabilità sismica: effettuate solo nel 4% delle scuole rispetto al 27% della media nazionale.Gli edifici su cui sono stati eseguiti interventi di miglioramento sismico sono solo il 6%, mentre quelli di adeguamento alle norme antisismiche appena il 4%.
Secondo una ricerca sul caso, una scuola su quattro presenta manutenzione del tutto inadeguata e solo il 3% si può definire in ottimo stato. Nel 18% degli istituti a più piani mancano le scale di sicurezza, indispensabili per garantire la fuga di studenti e professori in caso di emergenza, mentre nel 19% dei casi non ci sono uscite di sicurezza sui corridoi. Anche se il piano di emergenza è presente nel 97% degli edifici, ma solo sulle carte.
Un quadro disastroso sulla condizione dell’edilizia scolastica anche a Caserta e provincia dove 92 istituti superiori su 93 sono privi di valide certificazioni, sia in materia di sicurezza e antincendio, che per la vulnerabilità sismica.
A tal proposito sono stati approvati dei progetti definitivi di messa in sicurezza e riqualificazione riguardanti i seguenti istituti scolastici della provincia: Liceo Statale “A. Manzoni” di Caserta, per un importo totale intervento finanziabile di 3.198.978,88 euro;
Liceo Statale “Don Gnocchi” di Maddaloni, per un importo totale intervento finanziabile di 1.054.436,42 euro;
Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Caso” di Piedimonte Matese, per un importo totale intervento finanziabile di 3.200.000,00 euro;
I.T.E.T. “Federico II” di Capua, per un importo totale intervento finanziabile di 2.197.721,84 euro;
Liceo Artistico Statale “San Leucio” di Caserta, per un importo totale intervento finanziabile di 2.995.064,05 euro;
Istituto Tecnico Economico “A. Gallo” di Aversa, per un importo totale intervento finanziabile di 623.714,23 euro;
Istituto Tecnico “Ferraris” e Liceo Artistico “Buccini” di Marcianise, per un importo totale intervento finanziabile di 999,987,95 euro;
Liceo “Pietro Giannone” di Caserta, per un importo totale intervento finanziabile di 965.052,30 euro;
Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa, per un importo totale intervento finanziabile di Euro 3.189.818,97 euro;
ISIS “A. Volta” di Aversa, per un importo totale intervento finanziabile di 3.040.816,46 euro;
Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni, per un importo totale intervento finanziabile di 970.426,10 euro;
Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Vairano Patenora, per un importo totale intervento finanziabile di 647.929,52 euro;
Liceo Statale “Salvatore Pizzi” di Capua, per un importo totale intervento finanziabile di 2.736.584,94 euro;
ISISS “Marconi” di Vairano Patenora, per un importo totale intervento finanziabile di 2.499.912,61 euro;
Liceo Statale “Domenico Cirillo” di Aversa, per un importo totale intervento finanziabile di Euro 3.081.606,70 euro.
Gli interventi in programma presso questi quindici Istituti si svilupperanno su due direttrici ( tipologia A e Tipologia B): la tipologia A prevede interventi nell’ambito della messa in sicurezza degli edifici, cioè in lavori di adeguamento sismico, di miglioramento sismico, di adeguamento impiantistico e messa in sicurezza ai fini dell’agibilità, di bonifica amianto; la tipologia B invece prevede lavori diversi dalla messa in sicurezza degli edifici e cioè: interventi atti a conseguire la conformità alla normativa in materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche; interventi finalizzati all’efficientamento energetico degli edifici; lavori che mirano ad aumentare le aree interne ed esterne per lo svolgimento di servizi accessori agli studenti ( mensa, spazi comuni, aree a verde, spazi per lo sport, spazi laboratoriali).
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