In sei mesi il Cis Terra dei Fuochi è diventato realtà. Avevamo ragione; purtroppo, avevamo ragione. Amara consolazione, avremmo preferito avere torto. Sarebbe anche bello che, in un impeto di onestà e di dignità, i negazionisti di ieri e di oggi si facessero avanti per chiedere perdono non a noi, ma ai nostri morti e ai nostri ammalati- afferma Ciro Guerriero
Il contratto istituzionale di sviluppo vale quasi 200 milioni, 67 progetti presentati da 52 Comuni. «I cittadini della Terra dei Fuochi hanno pagato un prezzo altissimo, per anni, all’assenza dello Stato e ora lo Stato deve risarcire il debito, senza ulteriori ritardi e con iniziative all’altezza». La ministra del Sud, Mara Carfagna, corre a Caivano, nella chiesa del Parco Verde, quella di don Maurizio Patriciello per presentare il Cis «Dalla Terra dei Fuochi al Giardino d’Europa». La firma, un atto formale ma anche simbolico visto il luogo scelto. Il progetto di riqualificazione dei Regi Lagni, reticolo di canali artificiali creati nel Seicento tra le province di Napoli, Caserta, Avellino e Benevento, oggi abbandonati al degrado, farà da traino tra quelli selezionati nel Cis. «È un’opera enorme — spiega Carfagna — che noi abbiamo ereditato dalla storia e che abbiamo sciupato negli anni, abbandonandola al degrado e all’illegalità. Noi stanziamo 40 milioni di euro per finanziare la progettazione e la realizzazione del primo lotto di interventi. Immaginiamo già una grande gara europea aperta agli studi di architettura del paesaggio e rurale, una gara che servirà per selezionare azioni di bonifica e riqualificazione di un territorio che si estende per oltre 450 chilometri che oggi è in preda a degrado e illegalità, e che vogliamo restituire alla qualità della vita dei cittadini, al turismo ma anche all’agricoltura sana, sostenibile e pulita. Puntiamo a recuperare i Regi Lagni e a trasformarli nel “Giardino d’Europa”, il più importante parco fluviale del Continente».
Il corridoio ecologico
Attorno a questo «corridoio ecologico» ruotano anche altri progetti, tra i quali quelli nei comuni di Cancello Arnone (6 milioni di euro), Giugliano (due investimenti per la rigenerazione dell’area litoranea e del waterfront, per complessivi 8,88 milioni di euro), Santa Maria Capua Vetere (4 milioni). Connessi alla riqualificazione dei Regi Lagni sono inoltre la riqualificazione della viabilità rurale a Casal di Principe (2 milioni), il primo lotto della rigenerazione delle strade di collegamento e la realizzazione di una pista ciclabile tra la Reggia di Carditello e il bene confiscato alla camorra la Balzana (destinato a parco agroalimentare) nel comune di Santa Maria la Fossa (8 milioni), la realizzazione dei percorsi e degli itinerari rurali storici del «Parco agricolo delle Quadre dell’Ager Campanus» a Marcianise (5,97 milioni). Di particolare interesse è anche la realizzazione (per 1,7 milioni di euro) da parte dell’Agenzia Area Nolana di un sistema avanzato di monitoraggio ambientale e di previsione dei rischi, attraverso una piattaforma integrata che rileva, controlla e interpreta dati ambientali con l’obiettivo di contrastare i roghi tossici.
Inoltre 2,5 milioni di euro sono destinati a una iniziativa promossa proprio da don Maurizio Patriciello e presentata dal Comune di Caivano: la creazione di un incubatore in grado di offrire assistenza tecnica, accompagnamento e valutazione di progetti e iniziative di rigenerazione urbana e innovazione sociale, con l’intento di creare un centro di competenze per studenti, imprenditori e operatori del Terzo Settore e favorire nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico. Il Contratto oltre che da Carfagna e dai Comuni interessati, è stato sottoscritto anche dai ministeri dell’Economia e delle Finanze, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture della Mobilità sostenibili, della Cultura, del Turismo e della Transizione ecologica, oltre che dalla Regione Campania. «È una giornata davvero importante — termina la ministra — che dà anche un senso al mio impegno politico. All’indomani di una nottata drammatica segnata dalla prepotenza dei clan, presi un impegno con don Patriciello e con questa comunità che avrei fatto di tutto nell’ambito del mie competenze per marcare la presenza dello Stato su questo territorio». La risposta del parroco non si fa attendere: «La speranza per Caivano e il Parco Verde stasera ha un volto: si chiama Mara Carfagna. Mi sembra che questo contratto istituzionale di sviluppo sia qualcosa di concreto. Ed è importante che qualcosa di bello nasca qui. Speriamo solo che tutti i progetti vengano attuati».
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