Caserta – Il 17 marzo quando viene indetta la gara d’appalto per la realizzazione dei tre ospedali modulari in Campania, uno a Napoli nel parcheggio dell’Ospedale del Mare, uno a Caserta nel parcheggio dell’Ospedale S.Anna e l’altro all’interno dell’Ospedale Ruggi d’Aragona a Salerno.
“Ad aggiudicarsi tutti e tre i lotti e l’azienda veneta Med – ci spiega il Dott. Ciro Guerriero – la gara è da record, dura appena 48 ore, viene indetta il 17 marzo e viene chiusa il 19 marzo”.
Dal verbale di gara è incredibile ma vero si evince in maniera spudorata che la Med (unica azienda) offra sul tavolo, un progetto esattamente uguale alle richieste della Regione Campania.
L’ avvocato esperto di appalti pubblici Mariangela Cianci, spiega : “La Med si è impegnata a realizzare i tre ospedali prefabbricati in 18 giorni. teniamo presente che si era a Marzo, nel momento di massimo picco della pandemia da Coronavirus nel nostro paese, quindi i tempi della realizzazione dell’appalto assumevano un’importanza fondamentale”.
Entro 18 giorni, come lo stesso De Luca annunciava in pompa magna, Med avrebbe dovuto consegnare gli ospedali. Ma Caserta l’area su cui la Med avrebbe dovuto installare i prefabbricati con i posti di terapia intensiva non era di proprietà della Asl. Si tratta di un’area dove sorge un parcheggio privato: “L’area dove doveva sorgere l’ospedale prefabbricato di Caserta diventa di proprietà della Regione Campania solo in un secondo momento – spiega l’avvocato Cianci – quando attraverso un decreto del Prefetto l’area viene requisita”.
Il tutto avviene il 6 aprile esattamente 18 giorni dopo la gara d’appalto, ovvero quando l’ospedale doveva essere già realizzato. “Se la requisizione viene fatta il 6 aprile e solo il 9 aprile l’area entra nella disponibilità della Regione Campania, è chiaro che i 18 giorni ormai sono già passati”
È il 18 aprile quando Vincenzo De Luca si reca in visita al cantiere dell’ospedale di Caserta e davanti alle telecamere dice: “I tempi sono stati rispettati alla lettera, è una bellissima struttura, non sarà demolita tra due mesi ma resterà in appoggio al lavoro dell’ospedale”. Parole che cozzano con la realtà: non solo i tempi non sono stati rispettati perché la Med non è stata messa in condizione dalla Regione Campania di realizzare l’opera in 18 giorni, ma soprattutto quell’ospedale ad oggi, 29 luglio 2020, non è mai stato aperto. Ancor più distante dalla realtà l’affermazione sul futuro della struttura: “Per utilizzare l’area è stato usato lo strumento della requisizione per pubblica utilità – spiega l’avvocato Cianci – che ha una durata limitata nel tempo. Tra 4 anni l’area andrà riconsegnata ai proprietari nello stato originario, quindi senza le opere che sono state costruite sopra”. Tra 4 anni al massimo, l’ospedale dovrà essere smontato e l’area restituita ai proprietari, altro che “opera che resterà a supporto dell’ospedale”.
Infatti, quando a giugno scoppia il focolaio di Mondragone, le circa 30 persone risultate positive non vengono portate all’ospedale prefabbricato di Caserta, che resta rigorosamente chiuso, ma all’ospedale di Maddaloni…Kestè!!!
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