Mondragone -Un bambino aveva necessità di recarsi, insieme al proprio papà, alla clinica Pineta Grande per fare la dialisi ma a causa del blocco degli allevatori sulla Domitiana è rimasto imbottigliato nel traffico per alcuni minuti, non sapendo come fare per raggiungere la clinica. A quel punto ha deciso di chiedere l’intervento della polizia municipale di Mondragone, guidata dal comandante David Bonuglia, che è prontamente intervenuta per prestare soccorso. Il comandante, coi suoi uomini, ha immediatamente fatto notare l’emergenza agli allevatori di far passare l’auto spiegando le motivazioni di tale richiesta e ovviamente gli uomini in protesta hanno immediatamente liberato la carreggiata per permettere il passaggio prima di continuare nella loro protesta. Poco dopo l’orario di pranzo poi la situazione è ritornata alla normalità con gli allevatori che hanno ‘abbandonato’ la protesta e liberato la strada.
Magliocca: “Comprendere esasperazione allevatori”
Anche il presidente della Provincia Giorgio Magliocca interviene sul blocco stradale. “So che molti automobilisti hanno subito disagi a causa della protesta dei nostri allevatori bufalini che hanno bloccato la Domiziana – fa sapere – Chiedo ai cittadini della provincia di Caserta, specialmente a quelli di Castel Volturno e Mondragone di provare a comprendere l’esasperazione di queste persone che da oltre un anno lottano contro il piano della Regione Campania di eradicazione della brucellosi e della Tbc. I numeri sono chiari: sono state abbattute più di 140mila bufale delle quali solo poco più dell’1% risultate poi realmente malate, 400 le aziende bufaline che hanno dovuto chiudere, 5000 i posti di lavoro persi. Servono risposte concrete e urgenti”, conclude.
La liberata dei trattori
Un primo segnale di disponibilità, dunque, dopo un presidio che ormai dura dal 2 maggio. “Con questa decisione – fanno sapere gli allevatori – è stato tolto ogni ostacolo alla libera circolazione dei mezzi pur se, sottolinea il Coordinamento, nei giorni precedenti è stato fatto ogni sforzo da parte degli allevatori per garantire i passaggi necessitati per ragioni di interesse pubblico e di emergenza”. I presidi degli allevatori rimangono nel territorio e, nel frattempo, prosegue la mobilitazione.
Fabbris al sesto giorno di sciopero della fame
Il Portavoce del Coordinamento Unitario, Gianni Fabbris, al suo sesto giorno di sciopero della fame, prosegue nell’astenersi da consumare il cibo (tranne che un cappuccino al giorno e bevande idratanti) continuando lo sciopero della fame che interromperà solo e quando sarà formalizzata la convocazione del tavolo.
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