Caserta – Il Ministro della Giustizia Marta Cartabia ha disposto la sospensione di tutti i 52 indagati colpiti da misura cautelare (8 sono in carcere, 18 ai domiciliari, 3 con l’obbligo di dimora e 23 interdetti dall’esercizio del pubblico ufficio).
Si sono svolti in videoconferenza gli interrogatori con gli agenti indagati in carcere e la maggioranza di loro ha preferito non rispondere alle domande del magistrato, riservandosi di farlo all’esito della visione delle immagini e di ulteriori approfondimenti sugli atti giudiziari.
Unica eccezione è stata quella dell’agente Pasquale De Filippo (difeso da Carlo De Stavola), il cui interrogatorio è durato un’ora e mezza in cui ha provato a chiarire la propria posizione.
L’ispettore capo Salvatore Mezzarano (difeso da Giuseppe Stellato) ha invece rilasciato spontanee dichiarazioni per discolparsi: “Sono l’ultimo anello della catena”, avrebbe detto ai giudici.
Domani si procederà con altri interrogatori. Tra i difensori impegnati ci sono gli avvocati Angelo Raucci, Paolo Caterino, Enrico Monaco, Dezio Ferraro, Mariano Omarto ed Elisabetta Carfora.
L’opinione pubblica ha espresso “la piu’ ferma condanna per la violenza e le umiliazioni inflitte ai detenuti, che non possono trovare ne’ giustificazioni ne’ scusanti”.
«Un’offesa e un oltraggio alla dignità della persona dei detenuti e anche a quella divisa che ogni donna e ogni uomo della Polizia Penitenziaria deve portare con onore, per il difficile, fondamentale e delicato compito che è chiamato a svolgere». Davanti ai video pubblicati di quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere l’anno scorso, il 6 aprile 2020 – fatti salvi gli ulteriori accertamenti dell’Autorità Giudiziaria e tutte le garanzie per gli indagati – il candidato Sindaco Guerriero, parla di «un tradimento della Costituzione».
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