E’ sempre più circoscritta l’area dove si cerca la maddalonese Giulia Tramontano, di 29 anni residente a Senago (Milano), incinta di sette mesi, scomparsa nella serata di sabato 28 maggio. Vigili del fuoco, elicotteri, cani molecolari, scientifica, militari e protezione civile sono in azione nel parco delle Groane, in un’area che comprende il canale Villoresi, un campo da baseball e aree boschive distanti circa un chilometro e mezzo dall’abitazione dove la ragazza abita con il compagno.
Gli investigatori hanno limitato la zona delle ricerche in base a elementi emersi nel corso delle indagini. Al momento gli inquirenti non procedono più per l’ipotesi di scomparsa, ma per istigazione al suicidio: una modifica necessaria per effettuare determinate attività di ricerca. Al momento il fascicolo non ha alcun indagato.
Secondo quanto emerso dalle indagini, poco prima della scomparsa la 29enne, originaria di Sant’Antimo (Napoli), poche ore prima della scomparsa aveva scoperto che il suo compagno Antonio I. aveva una vita parallela con un’altra ragazza. Sabato sera, dopo la serie di rivelazioni, Giulia aveva scritto alla sorella, alla madre e a un’amica: “Sono turbata, vado a dormire”.
A denunciare la sparizione della Tramontano era stato il fidanzato, 30 anni, che nella denuncia presentata ai carabinieri aveva spiegato di essere uscito domenica mattina per andare al lavoro e di non aver trovato più la compagna nell’abitazione al suo rientro. Stando a quanto ha raccontato, la donna avrebbe preso 500 euro in contanti, alcuni documenti – tra cui il passaporto – e si sarebbe allontanata a piedi. Nel racconto del fidanzato ci sono alcune incongruenze che sono al vaglio degli inquirenti.
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