Proclamata dall’Onu nel 1992, la Giornata internazionale delle persone con disabilità, si tiene ogni anno il 3 dicembre. Un’occasione per porre l’attenzione sulle problematiche e i diritti delle persone disabili, di cui 4.5 milioni vivono in Italia e oltre 189 mila sono persone sordocieche.
La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità, ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.
La Convenzione invita gli Stati ad adottare le misure necessarie per identificare ed eliminare tutti quegli ostacoli che limitano il rispetto di questi diritti imprescindibili. La Convenzione (Articolo 9, accessibilità) si focalizza sulla necessità di condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo.
In totale, secondo dati Istat, ci sono 4 milioni e 360 mila persone disabili, delle quali 2 milioni e 600 mila hanno una età superiore a 65 anni e vivono nelle regioni del Mezzogiorno. Il bisogno di aiuto di cui necessitano emerge già dal fatto che oltre un terzo di queste persone vive da solo (tra gli ultra 65enni la quota sale al 42,4%).
Il problema più grave è la perdita di autonomia: infatti, tra gli ultra 75enni, una persona su cinque ha gravi difficoltà in almeno una attività quotidiana, una persona ultra 50enne su dieci non è autonoma nell’uso del telefono, nel prendere le medicine o nel gestire le proprie risorse economiche. Oltre un quarto non è in grado di prepararsi i pasti, fare la spesa o svolgere le attività domestiche.
Quasi un quarto delle persone con disabilità che vive in Italia ha gravi problemi di mobilità, non riesce a camminare o a salire le scale, il 5,3% non riesce a sentire e il 6,6% non vede. Queste gravi limitazioni di cui soffrono le persone con disabilità sono spesso acuite da precarie condizioni psicologiche: oltre l’8,5% soffre di un disturbo depressivo grave. Analizzando le risorse che l’Italia impegna, nell’ambito del Sistema di protezione sociale, per la funzione di spesa destinata alla disabilità, nel 2016, sono stati spesi circa 28 miliardi di euro, il 5,8% del totale della spesa per la protezione sociale (nei Paesi Ue la quota è del 7,3%).
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