CASERTA – Si è scatenata la guerra tra figli e figliastri, gestori dei bar di Caserta che sono stati colpiti dal provvedimento di sequestro di gazebo, con l’ intervento del nucleo dei carabinieri su segnalazione della Soprintendenza.
Il blitz con sequestro è scattato perché le autorizzazioni rilasciate dal Comune (tutte pagate dai gestori) non hanno ottenuto il parere della Soprintendenza e per questo motivo, tra i 23 indagati, ci sono anche i dirigenti del Comune di Caserta.
I gestori dei bar, si sono rivolti ai propri legali, anche se, cosa buona sarebbe stata l’unione tra i gestori, per tentare e ottenere il dissequestro delle strutture, anche perché è sotto gli occhi di tutti, che dopo i sequestri in piazza Gramsci, corso Trieste, piazza Dante, via Roma, via Mazzini e piazza Vanvitelli, Via Alois , Piazza Duomo, sono attivi e funzionanti le postazioni con divani, decine di sedie e tavoli di almeno quattro locali nel primo tratto di corso Trieste ,che a detta di qualcuno non consentono neppure il passaggio di un disabile verso i giardini della Flora e la Reggia.
Se sono ancora li, riferiscono, si deduce che la Soprintendenza non sia contraria alla loro ubicazione o cosa?
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