Caserta – Furto con scasso al ‘Kebab & HOT DOG’ di Caserta, locale nella centralissima via Roma. Alle 4 del mattino di mercoledi 30 agosto è scattato l’allarme. Il proprietario del pub si è presentato sul luogo e ha visto la saracinesca era stata forzata.
Dall’interno dell’esercizio pubblico mancavano il registratore di cassa e il fondo cassa.
Il titolare non ha denunciato, lo ritiene inutile.
Poco tempo fa altro furto sempre ad una kebabberia ,( link ) in Via Ricciardi, sempre a Caserta, due malviventi arrivarono all’esterno della paninoteca in scooter, coperti da caschi integrali. Uno dei due ha atteso fuori il negozio, mentre l’altro è entrava in maniera spedita all’interno della paninoteca impossessandosi del registratore di cassa, e relativo incasso, per poi darsi alla fuga. Le forze dell’ordine non riescono nonostante gli sforzi e con le poche unità a disposizione, a garantire la sicurezza sul territorio.
I furti negli appartamenti denunciati sono aumentati, ma secondo i dati del Viminale, la crescita si sarebbe arrestata nel 2014 Nel 2015, infatti, sono diminuiti a 233.730 (-8,7 in confronto all’anno precedente). Una tendenza confermata nei primi mesi di quest’anno. “Questo calo delle denunce – fanno rilevare dalla Cna – potrebbe essere determinato in parte anche da un senso di frustrazione dei cittadini. Solo il 2,7 per cento dei criminali viene assicurato alla giustizia”. Infatti i ladri di appartamento raramente vengono assicurati alla giustizia e questo di fatto fa crescere la sfiducia nella giustizia. Il che potrebbe spiegare il calo apparente dei reati legato a un minor numero di denunce. Inoltre come sottolinea Ciro Guerriero del MNS il Censis ha calcolato, infatti, che, nel 2015, sono stati svaligiati 689 appartamenti al giorno, cioè 29 l’ora, uno ogni due minuti. Secondo un’indagine condotta nel maggio scorso da Lorien Consulting, il 63% degli italiani tra i 30 e i 74 anni teme che possa accadere anche a lui, in particolare mentre è in vacanza.
Guerriero afferma: “Molti i piccoli reati non li denunciano più sapendo che in nove casi su dieci non si becca il responsabile si evita la denuncia. Quindi non sempre il numero dei reati corrisponde al numero delle violenze effettivamente perpetrate. Manca totalmente la certezza della pena, quindi ormai andare in galera per uno dei ’ piccoli reati è ormai in Italia quasi impossibile. In alcuni paesi europei, in alcuni paesi del mondo, il detenuto è tenuto a lavorare per ripagare la collettività dell’enorme costo, in Italia supera i 200 euro al giorno cada detenuto, quindi una forma di lavoro obbligatorio e risarcitorio per la collettività, per coloro che per qualche mese o per qualche anno stanno nelle patrie galere, secondo me sarebbe cosa buona e giusta…Kest’è”.
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