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MONDRAGONE – Tensione nella zona degli ex palazzi Cirio a Mondragone, diventata negli ultimi giorni zona rossa a causa di un focolaio Covid-19.
Intanto il numero dei positivi aumenta, su 700 tamponi sono 49 i positivi, i residenti si stanno ribellando al blocco.
Come si può vedere dal video allegato, diverse persone hanno forzato il confinamento posto dalle forze dell’ordine per uscire.
Sul posto ci sono anche i carabinieri che stanno provando a riportare la calma e a far ragionare i residenti.
La forte protesta nasce dal fatto che molte persone non possono andare a lavorare poiché recluse nei confini della zona rossa per ragioni di sicurezza ed evitare che l’epidemia propaghi. Sembrerebbe che al momento le forze dell’ordine non riescano a bloccare la rivolta.
Il leader di Casertakestè Ciro Guerriero: Il problema è che decine, se non centinaia di persone, soprattutto stranieri, che vivono stabilmente nei palazzi ex Cirio, non sono censiti perché non hanno alcun contratto di fitto, ma si appoggiano “in nero” da connazionali. Altri inquilini italiani, risultati negativi al tampone, lamentano infine la “superficialità con cui è stata realizzata questa zona rossa; una ragazza positiva lavora al negozio di alimentari nella zona rossa, che sta puntualmente aperto. Questo è il modo di evitare la diffusione del contagio?”. A De Luca s’è ‘inceppato’ il lanciafiamme tanto reclamizzato e come dice Salvini :”È nu piatt vacant”…kestè!
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