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Flash mob ai piedi di Palazzo S.Lucia, tra rabbia e perplessità dei cerimonialisti

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Napoli – C’è chi è arrivato con qualche minuto d’anticipo e chi ha atteso che i rintocchi delle campane del santuario scandissero le 11 per entrare in piazza Santa Maria, posizionarsi a distanza di sicurezza dagli altri presenti e dare vita al flash mob.

Diretto, questa mattina lindi 4 maggio, da uo dei ‘cerimonialisti‘, che dice di non essere il capopopolo di nessuno, ma che di fatto ha promosso e guidato la prima protesta di piazza dei cerimonialisti fotografi e videomaker in tempi di lockdown.

E la manifestazione (è possibile rivederla integralmente sulla pagina Facebook di  Raffaele Ferraro) è andata com’era prevedibile che andasse: nessuna tensione. Anche se la rabbia di chi ha la propria attività chiusa da due mesi e rischia di non riaprirla più quando il Governo toglierà i lucchetti virtuali imposti ancora per un po’ di settimane, è affiorata. Negli interventi di alcuni commercianti che hanno messo in piazza la loro condizione, fatta di cassetti vuoti, tasse, bollette e affitti da pagare, dipendenti lasciati a casa e una linea d’orizzonte che a guardala fa tremare le vene ai polsi.

I numeri

Visto il dibattito politico, ma anche quello tra i commercianti stessi, che nei giorni scorsi si è scatenato attorno a questa iniziativa, i numeri hanno il loro peso. E questa mattina le persona in piazza non erano poche. Certo le distanze da tenere hanno moltiplicato l’effetto ottico, ma i conti parlano di circa 100 persone. Forse qualche decina in più, ma non tutti erano esponenti della categoria chiamata a raccolta. Poi  una delegazione è stata accolta nelle stanze della Regione Campania da Zinzi, in rappresentanza del centrodestra insieme al capo dell`opposizione Stefano Caldoro e al consigliere regionale Massimo Grimandi, ha incontrato in Consiglio regionale anche una rappresentanza dei manifestanti. Il settore è stato colpito dalla crisi economica e, tra l`altro, anche escluso in maniera ingiustificata dal bonus regionale per le microimprese. “Se per molte imprese Maggio sancisce l`inizio della Fase2, per i fotografi (in particolare quelli impegnati nelle cerimonie) invece mette in luce le difficoltà di un comparto che proprio a partire da questo mese e per i quattro successivi vive il massimo del fatturato annuo e che ora a causa della pandemia risulta paralizzato. De Luca riapra il bando integrandolo con l`inclusione anche della categoria dei fotografi oppure preveda per loro un sussidio straordinario”.

https://www.facebook.com/fotoferraro/videos/10216930144951343/UzpfSTEzOTcyMzkyMzU6MTAyMTY5MzAyMDYyNzI4NzY/

 

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