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Fisioterapisti beffati dall’Asl di Caserta

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La situazione attuale riguardo i fisioterapisti precari dell’Asl di Caserta sta suscitando un acceso dibattito e sta diventando un caso emblematico di ingiustizia lavorativa. Nonostante questi professionisti abbiano vinto un concorso pubblico per titoli ed esami, che li avrebbe dovuti stabilizzare a tempo indeterminato, si trovano ancora a lavorare in condizioni di precarietà. La decisione dell’Asl Caserta di bandire un nuovo avviso pubblico per assunzioni a tempo indeterminato, che include due fisioterapisti, mentre i precari già in graduatoria sono lasciati senza certezze, è stata interpretata come una beffa.

L’operazione sembra non tenere conto del contributo che questi fisioterapisti hanno dato, soprattutto durante la pandemia, per garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria. Questo, a loro dire, rende ancora più incomprensibile l’ulteriore concorso, che potrebbe addirittura escludere la possibilità di stabilizzare chi ha già dimostrato competenza e impegno sul campo.

La reazione dei professionisti e dei loro rappresentanti, come l’Ordine dei Fisioterapisti, è stata immediata, con una diffida legale inviata all’Asl, chiedendo l’annullamento dell’avviso pubblico e l’assunzione a tempo indeterminato dei fisioterapisti già presenti in graduatoria. Se l’Asl non risponderà in modo adeguato, sarà inevitabile un’ulteriore escalation legale. La vicenda sta sollevando interrogativi anche riguardo al ruolo dei sindacati, accusati di essere più preoccupati delle proprie posizioni interne che della tutela dei diritti dei lavoratori precari.

Il presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti della Campania ha ribadito la necessità urgente di stabilizzare tutti i precari, facendo notare che questa è una richiesta che arriva da tempo senza essere stata soddisfatta. Se l’Asl non agirà prontamente, la situazione potrebbe evolversi in una battaglia legale che potrebbe portare a un significativo cambiamento nelle politiche di assunzione e stabilizzazione del personale sanitario.

Questa vicenda è un esempio di come, in contesti delicati come quello sanitario, la gestione delle risorse umane possa influire profondamente sul benessere e sulla motivazione di chi lavora per garantire servizi essenziali alla collettività.

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