Caserta – Un matrimonio in piena regola quello celebrato domenica scorsa all’interno di villetta Giaquinto affidata, dall’amministrazione comunale, al comitato omonimo. Fermo restando che un matrimonio è sempre un lieto evento viene da chiedersi fino a quando si continuerà a fare questo uso privato degli spazi pubblici.
Non è la prima volta che nella villetta si fanno i bagordi, tra concerti, grigliate, feste di compleanno e altre attività che nulla hanno a che vedere con l’uso democratico del suolo pubblico e dei beni comuni. Qui più che di beni comuni, si deve cominciare a parlare di beni privati.
D’altronde c’è, in questa città, chi può e chi non può, visto che in un’altra piazza pubblica se si presentassero a celebrare un matrimonio arriverebbero subito quel che resta dei vigili, se non direttamente la Digos.
Chissà se l’autorizzazione è stata rilasciata dal comune e dal sindaco in carica, ancora per poco, Carlo Marino o se dal candidato sindaco ‘griller’. E chissà se qualcuno a pagato qualche obolo, come si fa in tutti i matrimoni, e chi ha preso la ‘busta’? Chi lo sa?
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