‘Et voilà, le jeux sont faits rien ne va plus! È ufficiale, la scuola in Campania riapre il 24 di settembre, dopo le elezioni regionali, contagi permettendo. Dopo l’ordinanza fake di venerdì 4 u.s.diffusa dai social e smentita dal sito della R.C., che annunciava lo slittamento della riapertura della scuola il 24 di settembre, lunedì 7 sullo stesso sito, in Primo Piano, c’è la dichiarazione del presidente De Luca. Il presidente intervenne sulla fake bocciandola anche nella forma oltre che nella sostanza: è il Consiglio Regionale che delibera la data d’inizio delle scuole e non un’ordinanza del Presidente. A proposito di delibera, quando si è riunito il Consiglio per deliberare la data di inizio della scuola nella nostra regione? Fra sabato e domenica? Evidentemente la fake di venerdì è stata non solo un’anticipazione ma anche il messaggio subliminale di un buontempone vicino a re Vincenzo, all’ ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani, ricordiamo che il presidente regionale è l’avvocato Marino, sindaco di Caserta), e i sindacati. Insomma tutto il mondo politico di sinistra compatto, una volta tanto, ha deciso per rimandare l’apertura delle scuole. Andiamo a vedere i motivi dello slittamento della riapertura al 24. Si legge nel comunicato- “Si è verificato, dopo una valutazione attenta della situazione, il permanere di criticità. Sul piano sanitario si rende obbligatorio lo screening di tutto il personale scolastico con l’esecuzione di tamponi con risultati entro le 24 ore. Si finanzia l’acquisto di termoscanner per misurare la temperatura degli alunni negli istituti ritenendo poco plausibile la misurazione a casa. Non vi sono ad oggi dati certi sul personale docente a disposizione, sulle forniture di banchi singoli, sugli insegnanti di sostegno, sui posti disponibili per gli alunni. E’ altresì necessario concludere accordi con le società di trasporto per garantire la piena disponibilità dei mezzi di trasporto scolastico. Si lavorerà nei prossimi giorni con senso di responsabilità per avere le condizioni minime di sicurezza per lo svolgimento delle attività scolastiche”. Si lavorerà nei prossimi giorni con senso di responsabilità? Dal 2 marzo ad oggi (7 settembre n.d.r.) le istituzioni responsabili cosa hanno fatto con e per la scuola? La protezione civile doveva inviare i banchi monoposto (si è scoperto poi senza rotelle e inviati già al Giordani di Caserta) e le mascherine. Il MIUR del ministro Azzolina, insieme ai sindacati e le associazioni delle categorie dei disabili,doveva destinare le risorse alle scuole, in primis docenti e personale ATA, l’ Ufficio Scolastico Regionale distribuire su appositi piani scolastici le risorse alle province, l’Ufficio Scolastico Provinciale fare le nomine ai docenti, Comuni e province adeguare gli istituti scolastici ai protocolli anti covid19, l’ASL fare lo screening. Tutti per garantire le condizioni massime in sicurezza e non le minime che auspica De Luca. Dove si è inceppata la macchina organizzativa? Non si sa. Quel che è certo è che su tutti ha deciso re Vincenzo e chissà se la scuola davvero il 24 riaprirà.’
Enza Sesio: Tutti a scuola si, ma dal 24 settembre
Redazione
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